Prima di chiudere l'ultimo articolo ho trovato alcune curiosità trovate in rete. Tutte frutto di approssimazione, anche quella a cui accenna il titolo di questo scritto. Gli smartphone pieghevoli di Samsung e degli altri produttori, stanno passando di moda.
Quei telefonini erano stati progettati, in maniera un po'approssimativa, in tutto, tranne che nella cifra da sborsare per averli, sempre molto più alta del valore reale del dispositivo appena acquistato e della loro propensione a spezzarsi in due lungo la cerniera di apertura se non si faceva un po' di attenzione ad usarli.
Chi è coinvolto in queste cose, in rete e tra i produttori di smartphone, non ha gradito molto questo crollo di mercato e ha pensato bene di chiedere ad Apple di risollevarlo presentando e commercializzando il suo smartphone pieghevole, ma lei non è sembrata e tuttora non sembra di quell'idea e preferisce lasciarlo, ancora per un po', nei suoi laboratori.
Dopo tutto la lezione del mezzo flop di vision Pro presentato e commercializzato quando la concorrenza si stava ritirando dal mercato, ha lasciato il segno su di lei e ora non vuole ripetere quel disastro comportandosi di conseguenza.
Svariati prodotti AI stanno perdendo vendite invece che aumentarle a causa dei prezzi da pagare per ususfruire di prestazioni spesso ricche di imprecisione e di errori, anche quando rispondono in maniera sensata alle richieste dei loro utenti.
Qualche produttore comincia ad essere dell'idea che, se si vuole fermare questa contrazione del mercato, si debba cambiare approccio al'AI. Ma finchè c'è qualcuno che compra e usa quelli attuali ci sono poche speranze che altri li seguano.
A loro basta raccontare, per vendere e posporre questi cambiamenti, come ha fatto, credo, OpenAI, che siamo vicini alle caratteristiche umane dell'intelligenza. Non è vero niente. Non siamo vicini ma nemmeno lontani all'intelligenza umana.
Siamo altrove, ad essere gentili.L'intelligenza artificiale, così come è concepita adesso, al più, può dare un aiuto a quella umana ma null'altro. Entrambe, naturalmente, possono fare errori che possono essere corrette adeguatamente solo da quella umana che, spesso, è l'unica ad avere capito di avere fatto errori che l'AI non vede perchè procede nelle sue cose seguendo vie probabilistiche.
Qualche volta c'azzecca, altre no, ma c'è gente che crede cecamente a qualsiasi cosa essa proponga senza verificare seriamente le risposte che riceve da questi dispositivi AI, sperando che qualcosa non s'inceppi facendo pagare il conto, molto esoso di solito, anche a livello personale, se non ci si cautela, in qualche modo contro questo genere di errori.
Apple, come suo solito, fa per conto suo, è più orientata al "circa" che, com'è noto, è un'approssimazione di un'approssimazione, rispetto alla concorrenza e meno al rischio speculativo.
L'Apple Intelligence, è creata per agevolare l'operato umano in primis.Il bilancio e i profitti aziendali, ragionevolmente parlando, vengono dopo. Questo non significa che Apple non produce e vende dispositivi, di vario tipo, per beneficenza o faccia le sue cose in maniera superficiale e approssimativa, naturalmente.
Questo modo di vedere le cose fornisce risultati di bilancio molto più favorevoli rispetto alla concorrenza obbligata a fare campagne di marketing e campagne pubblicitarie molto più esose di Apple e propense, talvolta, a raccontare qualche frottola di troppo.
Presto qualche altra approssimazione, molto più divertente di quelle citate in questo articolo e nel prossimo, dedicato a qualche esempio di uso talvolta "poco intelligente" dell'intelligenza, biologica e artificiale, nell'informatica.
Per ora mi fermo qui, alla prossima chiacchierata.
N.B:L'immagine all'inizio dell'articolo è tratta da circavawes.com
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