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Buon umore

Ho già raccontato, più volte, del buonumore e delle sane risate che ci si può fare leggendo certi articoli, commenti o entrambe le cose che si incontrano in rete come quelli di cui ho raccontato nell'articolo precedente a questo.

Obiettivamente parlando,l'iPhone 16 doveva differenziarsi in qualche modo, per usare un eufemismo riduttivo, da quello precedente. Al momento non sembra sia capitato in maniera evidente e si spera che succeda qualcosa durante l'evoluzione del sistema operativo che l'anima.

Si era sparsa la voce dell'inserimento di Apple Intelligence almeno negli ultimi dispositivi ma sembra che per varie ragioni entrerà solo in quelli da tavolo e, forse, in quelli portatili.Per quanto riguarda gli iPhone, al momento possiamo scordarcelo.

Forse ci sarà qualcosa il prossimo anno, ma non è una cosa sicura. In ogni caso, se desideriamo imparare come si stronca un iPhone in rete a causa di cose ipotizzate ma che non so sono avverate, basta andare a cercare Laptop Magazine per avere un'idea di come si fanno queste cose.

Secondo l'autrice dell'articolo non bisogna comprare l'iPhone 16, qualsiasi versione, perchè il SE 2025 sarà sicuramente migliore, pure come prezzo.Se arriverà.

Non è la sola a pensare cose del genere: altri redattori-analisti di cose Apple hanno diffuso le loro cose in rete e le potete trovare in questa pagina o in quest'altra.

Quest'ultima è in lingua inglese ma molto simile alla precedente nei contenuti che rimandano a varianti delle analisi dell'iPhone 16 a cui ho accennato qualche riga fa anche se in linea di massima scrivono le stesse cose.

Sono tutti simili. Alcune propongono, come alternativa all'iPhone 16, il 17 che arriverà, forse, nell'ultimo trimestre del prossimo anno o esprimono la convinzione che i loro lettori siano tutti dei deficienti che hanno bisogno di qualcuno che spieghi loro cosa hanno in mano.

Tutti gli articoli citati e molti altri ancora, molto simili a questi, fanno parte della famiglia"non comprate x perchè y costa la metà e funziona meglio".

Se li esaminate, ovviamente, non troverete nessun accenno all'idea che il nostro ipotetico y, ragionevolmente parlando, se costa meno, vale anche meno e dura in proporzione.

In caso contrario, il blog che li ospita vedrebbe calare, in maniera imbarazzante, gli introiti pubblicitari su cui basa la sua esistenza di intortamento dei lettori delle sue pagine.

Altre analisi-recensioni simili a quelle citate sono state oculatamente sparpagliate in rete. Provate a cercarle e, sono certo che quando le troverete, vi farete delle sane risate, quando leggerete il loro contenuto.

Poi ci sono quelli di: "Me lo compro in America, lì costa meno!" Nessuno ricorda a costoro delle tasse e dei dazi doganali:troppo impegnati a sbellicarsi dalle risate di fronte a simili stupidaggini.

Cosa dire di articoli come questo? L'autore non sa distinguere un iPhone 15 da un 16 e deve andare a leggere i comunicati Apple per capirlo.

Non c'è molta differenza, questo sì, ma fa parte della politica industriale che i produttori scelgono per i loro prodotti e quei due iPhone si distinguono benissimo l'uno dall'altro lo stesso.

Ma il suo autore non riesce a trovare quelle differenze lo stesso senza sbirciare nel sito Apple o negli altri articoli, non citati, ovviamente, dove ne hanno parlato prima di lui. Come dimenticare questi interventi? Lasciano perplessi, tanto sono in malafede.

Possono esserci dei difetti, di qualsiasi tipo, negli iPhone citati, ma screditarli in quel modo per attirare più clienti e introiti pubblicitari per i blog che li ospitano a spese di dei prodotti Apple, è un'idea fa sbellicare dalle risate chi sa leggere questi articoli scritti fs gente che sembrano dei morti di fame.

Dall'altro lato della vicenda ci sono pure gli articoli di fede nei confronti di Apple e del suo futuro nonostante le notizie false che raccontano di iPhone 16 rimasti sugli scaffali invenduti anche quando i negozi che li vendono non riescono a tenere dietro alle richieste di quei modell, venduti a vagonate. Non male, no?

Cosa dire di questa pagina di Google piena di citazioni di video e articoli pubblicitari, accettabili, se fatti bene, si alternano a recensioni e annunci che hanno il solo scopo, molto patetico, di fare sapere che il loro autore e chi lo ospita esistono ancora.

Fatevi una bella risata: fuori dalla rete, la vita non è scomparsa, credetemi.Povate a lasciare in pace gli altri suoi frequentatori per un po', guardatevi intorno e ve ne accorgerete anche voi.

Per ora mi fermo qui. Alla prossima chiacchierata con altre notizie, da commentare.

N.B: L'immagine testa è tratta da 1000marche.net.In rete, con un po' di fortuna, se ne possono trovare altre molto simili.

In questa pagina c'è una versione unificata di questa parte dell'articolo e di quella precedente

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