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L'anomalia del gallio

Il Gallio è un materiale, per farla semplice, usato in fisica sperimentale per rilevare la presenza di alcune particelle presenti in natura. C'è, però un problema: se lo si usa come strumento di base per il conteggio,se ne perdono, per strada un quarto, più o meno, di quelle preventivate e nessuno sa perchè.

Qualcosa di simile è avvenuto nella rete, dopo il Keynote. Sono arrivati gli articoli, abbastanza buoni, su quanto è stato presentato nel Keynote poi i blog che li ospitavano si sono accorti che mancava qualcosa.

Qaulcuno di loro si è ricordato che se vogliono vivere e continuare ad esistere devono ricevere visite da parte dei frequentatori della rete per leggere i loro articoli, nella maggior quantità possibile in modo da fare profitti,inclusi quelli pubblicitari che arrivano appresso ai visitatori e ai lettori dei loro testi.

Qual'è la migliore maniera per attirarli? Criticare Apple, naturalmente. Un esempio di come costoro vedono le cose è la coppia di articoli di un blog nostrano che riporta quelli originali americani e li reinterpreta a modo suo, per usare un eufemismo.

Questo è il primo.Un minimo di personalizzazione,anche nel commento dell'articolista, ci dev'essere, naturalmente, ma l'originale racconta altre cose, diverse da quelle che l'autore di quell'articolo gli attribuisce o usa come base per la scrittura del suo testo.

A questo blog non è bastato il danno di immagine che si è autoinflitto e ha voluto carcare la mano riportando, nel secondo articolo, che gli iPhone hanno un sensore presente già o destinato all'iPhone 14, di due anni fa.

Anche in questo caso il testo base dell'articolo, parecchio rielaborato dall'autore della sua versione italiana s'è guardato bene dal ricordarsi che i sensori vanno anche gestiti, non solo montati da qualche parte e, naturalmente, ha fatto la stessa cosa per quanto riguardala gestione del suo funzionamento.

In questa pagina, presa da uno dei blog android più seguiti, c'è l'articolo originale, che naturalmente, è un tantino di parte in quanto parlare di Apple, equivale a parlare della concorrenza. Di solito lo fa in maniera discretamente obiettiva, visto qual'è il suo pubblico, altre volte, come questo articolo, meno, molto meno.

Poi c'è Samsung, quella che dà addosso ad Apple tutte le volte che può rimediando, sempre, qualche figuraccia. L'ha fatto anche questa volta. Perchè insiste? Non si sa, nessuno lo sa, mistero.

Da non dimenticare gli articoli ostili i cui autori non sanno bene cosa scrivere per riempire una pagina e confrontano gli ultimi ritrovati tecnologici Apple con quelli, equivalenti, di qualche tempo fa della concorrenza. Nessun accenno, ovviamente, al loro diverso funzionamento che non sempre viene aggiornato adeguatamente.

Ovviamente, ci sono anche articoli che parlano positivamente di Apple, cercateveli, potrebbe venirne fuori qualcosa di interessante.

Solitamente sono ben nascosti in mezzo ad altri che criticano i suoi prodotti e qualunque altra cosa che riguardi il suo mondo i troll che la criticano a priori. A loro è basta sapere che Apple ha inserito nei prodotti appena presentati qualcosa che funziona o è fatto in maniera diversa rispetto a quelli da loro usati per dargli addosso ed esibire, orgogliosamente, la loro ignoranza informatica su qualunque argomento presente, più o meno esplicitamente, loro commenti.

Per ora mi fermo qui. Alla prossima chiacchierata con altre notizie, da commentare.

N.B: L'immagine di testa è tratta dalla rete, si trova nel blog estetispa-academy.it

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