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Chip foundries (fonderie di chip)

Sono chiamate, per semplificare la spiegazione, fonderie di chips e dei microprocessori usati anche da Apple, quelle aziende che hanno implementato dei processi produttivi, di vario tipo,per produrli e una di esse è quella Intel di cui racconteremo le ultime vicende nelle righe che seguono.

Qualcomm sta pensando, così si dice, di acquistare, almeno parzialmente Intel, vista l'entità della somma da sborsare e gli accordi incrociati che vincolano Intel e AMD,

Ma la diffusione di queste voci è stata resa molto più divertente nei forum Reddit dove svariati frequentatori hanno espresso la convinzione secondo cui, per dirla barbaramente, che in rete e in Qualcomm farebbero meglio a togliersi, più in fretta possibile, l'idea dell'acquisizione di Intel dalla testa.

Nelle pagine dall'altra parte di questo collegamentoci sono alcune delle ragioni per cui Intel potrebbe passare a Qualcomm e altre per cui potrebbe rimanere benissimo lì dov'è, per così dire. Sono da prendere con un certo beneficio d'inventario, suppongo, ma danno, lo stesso, un'ottima idea su cosa si dice in rete su questa vicenda.

In rete c'è pure spazio per lo scetticismo su questa acquisizione.Le perplessità destate da questa notizia non sono state poche e in rete se ne possono leggere parecchie.

Una loro sintesi la potete trovare dall'altra parte di quest'ultimo collegamento. Altre perplessità sono dovute alla notizia che Intel e AMD non sono mai state molto interessate ai processori AI, molto di moda di questi tempi, e a quant'altro vi è collegato, preferendo la produzione, sulla base di licenze incrociate relative processori x86 e x64 e affini.

Neppure i processori simil ARM sono stati motivo di grande interesse per queste due aziende e solo in tempi relativamente recente, molto dopo i loro concorrenti, hanno preso in considerazione l'idea di produrli in qualche modo e queste loro scelte sminuisce parecchio la convenienza di qualsiasi tipo di acquisizione nei loro confronti.

Non bisogna nemmeno dimentica che chiunque voglia acquisire una di queste due aziende, l'altra deve dare l'autorizzazione a completarla e questa ragione, probabilmente, le salverà entrambe dalla loro scomparsa ed eviterà a parecchie teste dirigenziali di rotolare a valle, per così dire.

Apple, come sempre,ha fatto di testa sua. Dopo aver abbandonato Intel come fornitore di processori, si è rivolta altrove e sono arrivati i processori che animano i suoi ultimi prodotti. Intel non ha gradito, i suoi dirigenti meno ancora anche se tutti, in quell'azienda, hanno fatto finta di niente.

Intel ha nascosto la perdita dei profitti originati da Apple, raccontando che non era una cosa molto grave. Secondo parecchi analisti, i mancati aggiornamenti e la quasi inesistente evoluzione della progettazione dei nuovi processori hanno fatto danni molto più gravi dando inizio alla vicenda narrata in queste righe.

Per ora mi fermo qui. In questa pagina c'è un'altra versione di questo articolo.

N.B: L'immagine testa è tratta dalla rete, si trova nella pagina shutterstock di kellypneumatics.com.

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