Non sempre, i produttori informatici, azzeccano i loro saggi di umorismo rimediando figuracce di ogni genere. Spesso i maneggiamenti per nasconderli o correggerli facendo il possibile perchè nessuno se ne accorga generano dei mostri informatici di cui si parla per parecchio tempo.
Google, ad esempio, ha adeciso di utilizzare, nei Pixel 9 appena proposti la versione Nano di Gemini, l'equivalente Google, dell' "AI On Device" di Apple, l'Apple Intelligence.
Questa AI, fa il possibile per fare il suo lavoro localmente, sul dispositivo su cui è installato, collegandosi ad un server esterno, al momento uno di tipo Cloud, per fare le cose che non riesce a fare in altro modo.
L'idea, di per sè, non è male e, almeno in casa Apple, era stata applicata in difesa della privacy e delle faccende personali dell'utente di questa "AI On Device" ma ha un piccolo problema: la definizione di "locale" che cambia con il produttore del dispositivo in cui l'AI è inserita.
Apple e Google, ad esempio, hanno due idee diverse sul significato di quell'espressione e Google, in particolare, tende a svolere l'opera di Gemini Nano, almeno nel momento della scrittura di queste righe, più sul server che nel dispositivo. Vediamo ora cosa succede.
I°n ogni caso, spero che questa versione di Google Gemini funzioni meglio dei suoi predecessori. La versione originale, Gemini, non era propriamente nota per l'accuratezza delle sue risposte e, ora con il Tensor G4, secondo alcune misure, le cose potrebbero essere peggiorate per via delle prestazioni di quel Tensor, inferiori anche a quelle di un iPhone 12.
Nonostante le ottime fotografie AI scattate dai Pixel, Google,è riuscita a peggiorare la brutta figura già rimediata nel passato, nei confronti della concorrenza,quella interna al mondo Android e persino dei predecessori.
A quanto sembra, ha avuto qualche intoppo nella progettazione della versione G4 del suo Tensor, che gestisce una parte dei suoi Pixel 9 e ha deciso di risolverlo azzittendo uno dei suoi nuclei di calcolo e, ora ne ha uno di meno che funziona rispetto alla versione precedente, la G3 Come se non bastasse, pare che Google spingesse gli influencer, si dice così, spero, a magnificare le caratteristiche dei nuovi arrivati, raccontando che li preferivano a qualsiasi altro concorrente, iPhone 15 in primis, suppongo, visto che la rete è piena di confronti tra quei due dispositivi.
Sono arrivate le proteste dalla rete e Google ha fatto marcia indietro, rimediando una figuraccia che è peggiorata quando s'è dimenticata di specificare che uno dei termini di quel confronto,l'iPhone 15, oramai, ha un anno di presenza nel mercato.
Confrontarlo con un concorrente appena uscito non mi sembra abbia molto senso e non dà nemmeno informazioni utili a chi intende confrontare i dispositivi forniti da quei due produttori.
Non potevano aspettare qualche mese e l'iPhone 16 per fare quel confronto? Forse vogliono nascondere qualcosa? Se nel pubblico c'è qualcuno che è un po' addentro a queste cose e non è un cultore di questi dispositivi, difficilemente ne comprerà uno, dopo questo genere di confronto.
Prima di chiudere, un confronto e una notizia. In rete hanno fatto un confronto tra l'AI On Device (funziona solo nel dispositivo, senza l'aiuto di server esterni di qualche tipo) Google e quella Apple. E' un ottimo articolo che vale la pena di leggere, dategli almeno un'occhaiata, ne vale la pena.
Qualcuno in rete ha voluto esaminare il Pixel Fold 2024 e in questa pagina ci sono i collegamenti ai risultati di questi esami.
Molti di essi sembrano fatti apposta per attirare lettori e proventi pubblicitari che arrivano appresso a loro. Le informazioni sui due o più termini di confronto che interessano al lettore di quegli articoli, sono molto ben nascoste nella loro stesura. Quando ci sono.
In italia, però, i Pixel foldable non sono presenti nel negozio online di Google Italia. Per cui si può supporre che non saranno commercializzati.Google ritiene i suoi clienti italiani dei selvaggi, informaticamente parlando, non degni di utilizzare quel dispositivo?
Apple, non è molto meglio, però. Quando viene contraddetta, la prende male. Ricordate le decisioni prese da Bruxelles sulla liberalizzazione dell'informatica in Europa? Lei non ha gradite e ha deciso, per ripicca, di ritardare il ritardabile, per così dire, mascherando il tutto con le scuse più varie e le aperture concesse le ha fatte a pagare a caro prezzo.
Parecchia gente non ha gradito queste scelte ma ad Apple e al suo CdA non interessa il mancato gradimento di qualcuno, interessano solo i profitti generati dalla loro attività industriale dalla loro commercializzazione. Se qualcosa non genera i profitti a cui sono interessati, non esiste. Punto.
Per ora mi fermo qui. Alla prossima chiacchierata.
N.B: L'immagine di testa tratta da concierto.cl, legato, in varia misura al film di disegni animati in 3D "Monsters Inc." di Disney & Pixar di qualche anno fa .
Posta un commento
Lasciate un Vostro commento nel riquadro apposito!
Grazie e al prossimo Post!