Che fastidio!

Ancora Intelligenza artificiale, sempre intelligenza artificiale, (quasi)solo intelligenza artificiale. Fino a quando? Si nota che provo un grande fastidio se ogni volta che entro in un blog leggo almeno un articolo sugli sviluppi e sulle applicazioni dell'AI appena presentati da qualcuno, Apple compresa?

Lo so, scrivere di quelle cose attira clienti e profitti pubblicitari tutte le vote che qualcuno entra nel blog in cerca di informazioni sulla maniera AI per trarne qualche vantaggio per sè ma non per chi gli sta intorno, collaboratori e dipendenti compresi. Lo so e conosco queste cose, ma a me danno fastidio lo stesso.

In rete c'è chi la pensa in maniera simile alla mia. In quella pagina ci sono collegamenti ad altri articoli dello stesso autore. Suggerisco di dare loro almeno un'occhiata, tanto per avere un'idea dell'esistenza di idee "non confomiste"

Per la maggior parte dei blogger, però, conta solo che arrivino visitatori,si fermino per il tempo necessario ad addizionare nuovi profitti pubblicitari e poi se rimangono o se ne vanno non ha più alcuna importanza. I loro blog vivono un'ora, un giorno in più e a loro basta. Il resto non interessa.

Quel resto è un racconto interessante di un'azienda, Apple, che per recuperare il terreno e i profitti rispetto alla concorrenza è costretta, secondo la rete, a cercare un accordo con la concorrenza, per altri versi, quella rappresentata da OpenAI-Microsoft per al fine di modernizzare Siri.

Secondo chi ha diffuso questo genere di notizie in rete, sembra che Apple stia cercando di recuperare il ritardo attraverso qualcosa di quel duo, ChatGPT, ad esempio, ibridizzata con qualcosa di suo. Ma, forse è solo una mia idea, quell'azienda, solitamente, è molto riservata su queste cose.

Qualcuno, però, comincia ad intravvedere, la fine di questa moda legata all'AI, l'esaurimento del suo mercato a causa, suppongo, dell'eccesso di offerta che sta dilagando ovunque, anche nei posti dove non è la benvenuta, generando quel fenomeno che gli americani tendono a a chiamare "slop".

A quel termine, ultimamente, è stato attribuito anche il significato di qualcosa, alla moda, ma molto malmesso e destinato anche a chi non è interessato a riceverlo che tende a rispondere, in maniera persino peggiore degli errori che lo caratterizzano, spesso in maniera quasi irrimediabile.

Se si desidera avere un'idea di questo fenomeno, di questa spazzatura AI, dell'effetto simil "slop", di qualche riga più su, suggerisco di seguire i collegamenti, in lingua inglese, presenti in questa pagina.

Tecnologicamente parlando, fanno impressione. Ma c'è chi, accecato dall'avidità e schiavo dei suoi profitti non sembra interessato a sapere cosa il futuro gli riserva. Non è nemmeno interessato a conoscere il destino di questa moda che, magari, pensa di aver creato e di gestire a sua discrezione.

Per ora genera una montagna di profitti. Poi si vedrà. La pagina di collegamenti è in lingua inglese, non troppo difficili da seguire e leggere. Soprattutto se si ha un traduttore che aiuta a farlo.

Per il momento ci fermiamo qui. Alla prossima chiacchierata.

L'immagine all'inizio dell'articolo si trova in consultorioantera, un sito di psicologia e psicoterapia relativa ad ossessioni e dipendenze affettive da sciogliere secondo metodologie codificate in qualche modo, lì specificate.

Per esperienza personale posso dire che la soluzione migliore per quel genere di problemi non è proprio quella indicata in quelle pagine. Mi spiace.

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