Come già detto,Apple,se vuole vendere i suoi dispositivi mobili, gli iPhone e gli iPad deve farcirli, per varie ragioni e utilità, si spera anche per gli utenti dei suoi prodotti, fare contento il suo CdA, nell'ordine appena descritto e non il contrario, come fanno molti concorrenti.
Qualcuno in Apple, a quanto sembra, non è molto contento che la sua azienda sia coinvolta in queste cose e altri, molto più favorevoli, non lo sono abbastanza per cui all'interno di quell'azienda c'è qualche incertezza sul suo futuro,se viene coinvolta l'AI.
Distribuita in varie versioni, l'ultima è OpenELM, una AI di Apple adatta a ricevere aiuti dalla rete per il suo sviluppo. Non ci sono tracce di qualche versione stabile progettata e prodotta da Apple con l'aiuto esterno di utenti, aziende terze o altri interessati a questo genere di prodotto.
La produzione e la progettazione di una versione stabile e non sperimentale come OpenELM,magari usabile in dispositivi come l'iPhone, l'iPad e altri simili a loro, soprattutto se basati, al momento e nell'immediato futuro, non sembra stata pianificata da nessuno, Apple compresa.
Si sa solo che dovrebbe funzionare su dispositivi animati da qualche variante dell'M4, un processore di Apple Silicon progettato e predisposto per caratteristiche legate all'AI in qualche modo.Le righe che leggerete sono miei commenti ad articoli trovati in rete su questo argomento o altri simili.
Il primo di quei collegamenti contiene solo cenni sull'AI, l'ultimo è il più divertente ma anche il più istruttivo. Tutti vengono da un blog, come già detto in passato, che è gestito da un autore, che,talvolta, ha idee tutte sue sul resto dell'universo, com'è giusto che sia, ma è un'ottima fonte di informazioni "alternative"a quelle che circolano in rete di solito.
In rete ci sono parecchi articoli che parlano dell'AI Apple, i cui autori sono in attesa di qualche buon prodotto da quell'azienda. Al momento ci sono solo svariati documenti su questo argomento e sui relativi studi fatti e in corso nei suoi laboratori. L' hardware e software, bisogna attendere i due Keynote, per avere, si spera, maggiori ragguagli su queste cose.
La notizia dell' OpenElm e delle sue implicazioni, soprattuto visto come richiesta di suggerimenti, proposte e consigli sull'AI, teoricamente in arrivo nel futuro di Apple più o meno immediato, ha sorpreso molti, anche tra i blogger che gravitano attorno aquell'azienda.
Nella parte della rete che parla inglese,ad esempio, ci sono collegamenti a pagine di testo e video di gente che, al momento dell'uscita di quella proposta Apple, non aveva la minima idea di cosa quell'azienda stesse per presentare.
Spesso i giudizi sull'suo operato, sulla sua AI e sulle notizie che nel frattempo si stavano diffondendo ne sono la conseguenza,a volte sono persino poco lusinghieri sul modo di operare di quell'azienda, diverso da quello adottato dalla concorrenza.
Qualcuno, però, si riprende subito e provvede a dare addosso a quel modello Apple e sui presunti suoi difetti, in primis quello di basarsi su un raggruppamento di dati minore della concorrenza.
Nessun accenno alla sua maggior efficenza, la disponibilità di più di una versione e alle maggiori prestazioni, tenendo conto del mercato di destinazione, caso mai fossero arrivati dei prodotti basati su di esso, rispetto alla concorrenza già presente sul mercato .
In compenso,privacy e suggerimento di usare questo prodotto Apple, o altri simili, suppongo, se si ha a disposizione uno iOS o un iPadOS, non sempre menzionati adeguatamente nell'articoli in rete, per via del tipo di applicazioni in evoluzione, peraltro, presenti solitamente in quei dispositivi.
C'è da dire che in rete, a commento degli annunci AI di Apple c'è un cauto ottimismo su quanto potrà fare quell'azienda per recuperare il ritardo accumulato rispetto alla concorrenza e proporre qualche cosa di nuovo a chi la segue e agli utenti dei suoi prodotti. A tale scopo ci sono i Keynote e altri eventi simili a disposizione. Vediamo cosa succede ora.
Per il momento ci fermiamo qui. Alla prossima chiacchierata .
N.B. L'immagine di testa proviene da macworld.com. L'immagine è stata generata dall'interazione tra Dall-E, un generatore di immagini derivato da ChatGPT di OpenAI,seconda e terza versione, Photoshop e l'opera di qualcuno molto abile ad usarli entrambi.
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