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Apple e il mondo dei giochi

Girovagavo per la pagine di Google per dare un'occhiata agli ultimi argomenti trattati in rete, meglio se ben nascosti nei blog e nei siti che li ospitano. Di solito, se si riesce a trovarli, sono molto più gratificanti da leggere degli altri.

In linea generale fanno parte della famiglia dei riempitivi che in rete usano quando non sanno come attirare clienti e introiti pubblicitari. Non vengono mai nominati esplicitamente ma quando arrivano appaiono a ondate e sembra che tutti ne parlino raccontando quasi le stesse cose.

Qaundo capita viene subito il sospetto che ci sia stata qualcosa di simile alla copia reciproca, una campagna pubblicitaria di qualche prodotto ben orchestrata o entrambe le cose. In questo caso, con mio stupore, ho scoperto che questa volta è toccata ai giochi funzionanti nei dispositivi Apple.

Quell'azienda aveva promesso al Keynote autunnale di occuparsene un po' più diffusamente di quanto aveva fatto in precedenza ma non mi aspettavo che, "improvvisamente" tutta la rete si ocupasse contemporaneamente di questa sua iniziativa.

A differenza del passato in cui i giochi le interessavano poco, Apple, visto il calo delle vendite dei suoi prodotti, pur di ritornare ai fasti commerciali di un tempo ha deciso di entrare anche in questo mercato e s'è decisa a non ostacolare questo interesse della rete per i giochi funzionanti anche nel suo ecosistema ottenendo svariati articoli e commenti talmente favorevoli a questa sua iniziativa da diventarne un'ottimo strumento pubblicitario e fonte di grande aspettativa a costo quasi zero .

Apple, da parte sua, finora aveva snobbato un po' il mondo dei giochi ma ora sembra che stia cambiando di idea. Nelle righe che seguono troverete la descrizione di cosa ha detto la rete appena s'è diffusa questa notizia, inframezzata dai miei commenti su quell'argomento.

La prima cosa da vedere è cosa offre Apple per i cultori di queste cose: Arcade, una gamma di giochi per chi vuole giocare senza impegnarsi troppo.

Se l'interesse cresce, c'è l'Apple Store. Qui bisogna cercare un po' perchè, a questo punto, il software per i giochi è come il resto: si da una sbirciata alla sua descrizione e, se è possibile, anche al suo interno. Se le caratteristiche sono quelle cercate si paga, se c'è da pagare qualcosa e lo si scarica.

In alternativa, se si conosce gente che ha già usufruito di quel gioco, si possono avere informazioni più precise e sicure. A questo punto si procede come nel caso precedente. Oltre q questi livelli d'uso, c'è quello principale: lo sviluppo dei giochi secondo le nostre esigenze

In rete, a questo giro, è un'altra storia. Da considerare con un po' di umorismo. Ci sono i blog che sostengono a spada tratta le macchine Windows dotate di schede grafiche e unità di calcolo che, singolarmente, costano e consumano quanto quatto computer .

In mancanza di meglio, c'è la concorrenza del produttore e dei suoi dispositivi da gioco che loro idolatrano. Esclusa Apple che, secondo loro, è un prodotto di qualche curioso personaggio impegnato a fare credere che i suoi dispositivi in arrivo, presto faranno funzionare molti giochi, anche quelli Windows, consumando molto meno.

Questi tifosi della concorrenza di Apple "ha sempre gradito poco", per usare un eufemismo riduttivo, che venga loro ricordato l'elevato consumo dei computer su cui giocano. Non oso immaginare come reagirebbero alla battuta di qualche tempo fa secondo cui una decina di loro collegati insieme mentre giocavano a qualcosa avido di risorse, avrebbero spento un quartiere o due intorno a loro durante quei momenti di massimo coinvolgimento nel gioco.

A quel tempo non era morto nessuno per questa battuta perchè trovarne gli autori e sterminarli come si proponevano gli utenti quelle macchine da gioco era troppo complicato e bisognoso di risorse, soprattutto nei momenti di massimo consumo delle risorse necessarie a farle funzionare.

Dall'altra parte, i giocatori sono meno radicali ma sempre pronti a sostenere che forse i giochi, per ora, non sono nella stessa quantità e qualità dei concorrenti, ma consumano di meno, non hanno bisogno di tutte le risorse necessarie nei dispositivi concorrenti per farli funzionare.

In mezzo ci sono I possibilisti che ammettono l'esistenza in vita debole e fievole della loro controparte e sono in attesa che nell'altro campo succeda qualcosa di interessante.Qualcuno di loro, talvolta, fa confronti fra le varie versione dello stesso gioco disponibile per altre macchine, diverse da quella che usa abitualmente.

Se ammette che non sono 'na schifezza, come sostenuto in rete e da lui creduto in precedenza, viene subito zittito, perdonatemi la battuta, dalla marmaglia che legge i suoi interventi e lo considera un traditore del loro mondo. Lui, per evitare ulteriori critiche, sparisce per qualche mese dai blog in cui scrive o cambia argomento. Fino al prossimo giro in cui ricomincia tutto da capo.

Prima di chiudere, scopro che c'è pure uno schieramento che pur trafficando nel mondo dei giochi alternativo a quello Apple è molto interessato agli sviluppi dei suoi progetti. Ritengo che le sue vicende siano quelle da seguire sperando che prevalga sugli altri in modo da riportare il mondo dei giochi dentro e fuori delal rete nella giusta prospettiva.

N.B:La foto di testa, presa dalla rete, è diffusa da engadget.com.Quel monitor curvo, usato di solito per i giochi, è un po' scarso in risoluzione (3440 x 1440) ma non costa troppo, relativamente parlando, soprattutto se appartengono alla famiglia Alienware come questo che riesce, in qualche modo, a farsi perdonare le sue manchevolezze in cambio della giocabilità di qualunque software da gioco che scorre sul suo schermo.

Faccio notare che ci sono dei "gaming display", per dirla all'inglese,curvi come quello della fotografia di testa, con una risoluzione un po' migliore, 3440 x 2160, costano di più ma le loro caratteristiche valgono la cifra pagata per averli.

Ovviamente ci sono sul mercato anche i display da gioco o per altri usi che non sono curvi. Nessuno di loro, in entrambe le categorie, è, però confrontabile con il display Apple dall'altra parte del collegamento, che è tutt'altra cosa, anche come prezzo.

Io, nel frattempo mi fermo qui. Alla prossima chiacchierata

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