Il grafene, o graphene, è il futuro della dissipazione termica. Almeno secondo Apple che sta conducendo studi in proposito da parecchio tempo nella forma di un reticolo di materiale monostrato bidimensionale a celle esagonali.
Ha proprietà che potrebbero avere applicazioni molto presto: conduce meglio del rame,è flessibile, resistente, duro e, a quanto sembra, molto propenso a dissipare calore meglio dei dissipatori attuali, deriva dalla grafite, nella forma di carbonio puro ed è un ottimo dissipatore termico.
Il funzionamento dei dissipatori termici attualmente disponibili è basato sull'uso di materiali che dissipano abbastanza bene il calore, soprattutto se hanno spazio nel dispositivo che aiuti a disperdere gli eccessi termici.
L'eccesso di calore si sviluppa durante il funzionamento del dispositivo in cui quei dissipatori sono inseriti. In caso contrario qualcosa trapela dal dispositivo che tende a scaldare, a rallentare il suo funzionamento e spingere qualcuno in rete a lamentarsi della stufetta che si ritrova invece del dispositivo che credeva di aver comprato.
Dopotutto molti dispositivi sono senza ventole che li raffreddi e si affidano al telaio per dissipare il calore interno al dispositivo che lo dissipa a modo suo. Di solito l'utente quasi non s'accorge di nulla.
Almeno finche la sua parte elettronica non supera certi limiti o ci sono errori di progettazione a cui rimediare. Qualcuno in rete, presumibilmente sostenitore dei dispositivi Android, racconta che avevano in dotazione quel genere dissipatori termici di graphene o altri materiali simili già svariati anni fa e si chiede come mai Apple pensi a queste cose solo adesso.
Questi post non hanno avuto molto seguito e presumo che se di queste cose non si è saputo più di tanto.Forse, qualcosa non ha funzionato e il dispositivo che lo usava è stato eliminato dal catalogo o sostituito con qualcun altro basato su altri principi termodinamici
. Al momento, le notizie sugli ultimi sviluppi del raffreddamento dei dispositivi si ferma qui. Non si sa molto di più di quanto ho scritto. A quanto sembra, pure chi lavora in queste cose non ha accesso a tutte le informazioni su questa vicenda e non si pronuncia.
In caso contrario,lui lo sa benissimo, finirebbe male e Apple o gli altri produttori IT potrebbe costringerlo a cambiare lavoro. Se vuole mangiare tutti i giorni e l'esperto di graphene deve dare il suo contributo senza occuparsi troppo del resto.
Chi usufruirà del suo lavoro, lo farà, nella maniera più confacente alle proprie necessità mantenendo un minimo di riservatezza sui prodotti coinvolti. Una azienda con queste necessità è Apple ed è noto che non gradisce molto le fughe di notizie sul suo operato e quando sfugge qualcosa, di solito reagisce molto male .
Al momento, si sa solo che c'è chi fa "per conto suo" e chi ha bisogno di terzi che gli diano una mano. Nulla di più anche se ogni tanto qualcosa trapela e quanto si è viene a sapere su queste cose è sparso nel tempo, alcuni brevetti Apple risalgono ad una decina di anni fa, è ancora molto vago, perso nella nebbia delle voci e delle notizie che sembrano verosimili ma non sono verificabili.
Per il momento mi fermo qui. Alla prossima chiacchierata.
Nc.B:La foto di testa, è una delle immagini di quel materiale.Questa è presa da wikipedia.org
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