In questo articolo avevo accennato ad un nuovo display da 30 pollici e oltre di diagonale che secondo taluni interventi sta per arrivare sul mercato, insieme, forse, agli aggiornamenti per quello dell'iMac 24 pollici e quell'altro, il Display Studio,il 5K da 27 pollici e ad un quarto modello con funzionalità smart.
C'è un solo problema: non è vero niente. Ci sono voci su questo ipotetico modello ma solo quelle. Qualcuno ha diffuso questa notizia senza verificarne preventivamente l'autencità ma s'è sparsa per tutta la rete lo stesso.
Dall'altra parte di quel collegamento ci sono indicazioni per trovare "svariate pagine" in lingua italiana che ne parlano. Suppongo che nella parte della rete che funziona con la lingua inglese ci siano cose simili ma non ho verificato che ci siano davvero.
In ogni caso, quel display sta ancora facendo turismo, si fa per dire, nei vari laboratori Apple e non arriverà sul mercato prima di un paio d'anni, se in Apple sono di buon umore e non cambiano d'idea in corso d'opera, com'è già capitato svariate volte, per dirla con cun po' di ironia.
Inoltre, in commercio ci sono svariati televisori "smart" che in teoria dovrebbero fare svariate cose, oltre a trasmettere immagini. Ma se e quando lo fanno, è una cosa molto rozza, nel senso che il vero significato di "smart", furbo/a o intelligente in lingua italiana, è un'altra cosa.
Di solito, definire un qualcosa come "intelligente" significa che quell'aggeggio è in grado di fare o simulare cose sensate, per conto suo, se è stato istruito per farlo. Non è "esattamente" il significato che gli autori di questa offerta commerciale e quei blogger che l'hanno recensita positivamente le hanno attribuito.
Voglio sperare che Apple, a suo tempo, mostrerà qualcosa di migliore di quei televisori e del loro equivalente informatico, qualunque cosa significhi questa espressione per la rete e per quell'azienda . Mentre attendiamo qualche annuncio ufficiale per verificare quanto fossero veritiere queste voci, possiamo ricordarci, ad esempio, che il senso dell'umorismo e l'ironia sono ancora lì, al loro posto.
Tra i vari servizi che ogni tanto Apple introduce sul mercato c'erano pure quelli finanziari sotto la forma di modalità di pagamento legate alla sua Apple Card che a sua volta faceva riferimento al supporto della banca Goldman-Sachs che basava la sua parte di funzionamento di quella Card su un algoritmo parecchio misogino di cui nessuno aveva mai verificato che trattasse in maniera equa tutti i suoi clienti.
Il risultato di queste pratiche è stato che Apple ha fatto un sacco di soldi con quel servizio, Goldman-Sachs un sacco di perdite, a causa di controversie, proteste e affini per quella disparità di trattamento che quella banca non aveva preventivato. Ora sembra che stia cercando di sganciarsi da quest'affare in perdita e di passare tutto ad Amex, American Express Card che si sta fregando le mani per l'affare che le si prospetta con questa trattativa di sganciamento e re-attribuzione della parte finanziaria di Apple Card.
Infine, prima di chiudere, una nota di umorismo. Hanno chiesto a Google Bard, la chatbot di Google che ha tentato di rivaleggiare con quella di OpenAi - Microsoft, svaraite cose ma lei ha risposto rimediando un sacco di figuracce che hanno fatto perdere parecchio valore alle azioni Alphabet e del suo gruppo, che comprende pure Google.
Tanto per vedere come se la cavava, le hanno chiesto un parere sui sistemi operativi mobili disponibili in questo momento. Cosa ha risposto Bard? Che preferiva iOS Apple a Google Android. La risposta ha causato una crisi di panico in quell'azienda e in quella parte della rete che a lei si riferisce anchese in quell'altra si sono sbellicati dalle risate.
Sono arrivate subito le smentite alla risposta di Bard ma oramai il danno era fatto e in rete cominciavano a sentirsi le risatine e le battutine di quei frequentatori che usano i prodotti di quell'azienda solo lo stretto necessario e se possono evitare di farlo "non si tirano indietro".
Quanto avete letto sono, sostanzialemente, voci tratte dalla rete che possono essere smentite in qualunque momento. Bisogna prenderle con cautela, almeno finchè non ci saranno riscontri ufficiali. Tutto il resto è una mossa del blog o del sito che le diffonde e le diffonderà per aumentare i propri introiti pubblicitari. Null'altro.
Per il momento mi fermo qui. Alla prossima chiacchierata.
N.B:La foto di testa è presa dalla rete ed è una copia dell'originale presente in vista.com
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