Recentemente Apple s'è decisa ad usare un aggeggio software chiamato Countryd che le semplifica notevolmente l'installazione delle sue cose nei dispositivi dei clienti. Il Countryd è un identificativo del paese in cui c'è uno dei suoi dispositivi in cui deve scaricare, installare, o fare qualcos'altro, seguendo le regole locali.
In altri termini, teoricamente, potrebbe preparare un unico ecosistema software per tutto il pianeta, verificare il codice identificativo del paese da cui è arrivata la richiesta di installazione, identificare le regole vigenti in quel paese e comportarsi di conseguenza.
Secondo i seguaci Android,il sistema operativo per cui tifano, è migliore di quello Apple sotto svariati punti di vista. Poi capita di incontrare articoli come questo che rendono un po' meno granitiche questo genere di certezze e un po' più irritabili chi le sostiene.
In quella pagina l'autore riporta i risultati di una ricerca trovata in rete secondo cui gli iPhone sono più riparabili di alcuni modelli "top class" Android. In pratica, si evitano parecchie contumelie contro il dispositivo che si sta riparando se il suo marchio è Apple.
Apple, prima o poi,adotterà l'USB-C come standard di ricarica dei suoi dispositivi. In giro per la rete italiana, si è commentata, come al solito, creativamente, la notizia dell'avvertimento UE ad Apple proveniente dagli enti UE, predisposti a queste cose, hanno avvertito Apple che se bara su queste cose, le vendite dei dispositivi con quell'USB-C "taroccato" con la certificazione MFI verranno bloccate.
Questa comunicazione UE di cui si è parlato ampiamente in rete, ha un paio di difetti: anche con le migliori intenzioni, a favore dell'utenza, favorisce la produzione di cavi USB-C di bassa qualità che usualmente sono 'na schifezza e spinge Apple a cercare qualche sotterfugio per aggirare tutto quanto e continuare a fare profitti con i cavi come prima attraverso la certificazione MFI che "tende a favorire" i cavi che impediscono alla porta USB-C di ricevere"cose strane".
Ora, prima di chiudere, una notizia che è una via di mezzo tra curiosa, piacevole e divertente: Mozilla, quella del browser Firefox, ha acquisito la startup Fakespot specializzata nell'individuare recensioni false, ha preso il suo software e l'ha infilato tra le estensioni di quel browser senza farne una sua esclusiva.
Appena si è saputo, la notizia si è diffusa immediatamente in rete facendo finta di essere molto addentro a queste cose e, a sorpresa, ha ricevuto, l'approvazione di alcuni trolldi svariati altri frequentatori che ne venivano a conoscenza.Basta inserire le parole adatte in qualche pannello di ricerca e si trova tutto.
Io ho inserito "mozilla firefox fakespot" e ho trovato questa pagina di Google. Sono sicuro che voi potrete fare meglio di quanto ho fatto io.
Per ora ci fermiamo qui. Alla prossima chiacchierata.
N.B:l'immagine di testa è presa dalla rete. L'originale, uno schema costruttivo di un MBook Air M2, può essere trovato,ad esempio, in basicappleguy.com
In altri termini, teoricamente, potrebbe preparare un unico ecosistema software per tutto il pianeta, verificare il codice identificativo del paese da cui è arrivata la richiesta di installazione, identificare le regole vigenti in quel paese e comportarsi di conseguenza.
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