Similmente a quanto ho scritto in un'altra chiacchierata, consiglio, vivamente, di considerare la qualità e le informazioni fornite nelle pagine che vi ho suggerito con un briciolo di umorismo. Arrabbiarsi per le insulsaggini scritte in quelle pagine, non serve a nulla e fa male alla salute.
In ogni caso, ne sono certo, il buon umore ritorna leggendo questo articolosugli iPhone 15, da che verranno presentati, ufficialmente, quest'autunno.In questo caso il saggio di umorismo lo danno i commentatori (come, i tasti non dovevano essere capacitivi? Sono, più o meno, come quelli del 14!).
Tutti fanno finta di non sapere che Apple ha rinunciato, al momento, a quel nuovo tipo di tasti per via dei costi eccessivi della loro componentistica e a qualche problema tecnico di cui non si sa nulla. Apple è sempre stata "molto discreta" sulle sue faccende.
Probabilmente ha fatto l'opposto di quanto aveva fatto con la tastiera "a farfalla" e insetti affini, qualche tempo fa con cui aveva scoperto,"dopo" la commercializzazione che, in talune occasioni, quella tastiera non funzionava.
Questa volta ha scoperto questi malfunzionamenti "prima" della commercializzazione e ha soprasseduto.Questa decisione e il ritorno ai tasti "classici" non piacerà a parecchi.Toglie loro una grande possibilità di dargli addosso, come hanno fatto spesso, convinti che in Apple vi siano solo degli incapaci.
Spesso è una cosa casuale la sequenza in cui appaiono in rete le varie versioni dello stesso articolo ma può anche capitare che non lo sia. Di solito, gli articoli in lingua italiana sono gli ultimi ad apparire in rete e spesso si nota questa particolarità dall'uso poco accorto di qualche traduttore che traspare dal testo dell'articolo appena scritto la cui qualità non è delle migliori, per dirla con un po' di ironia
Il risultato di questa scopiazzatura mal riuscita,talvolta, è motivo di ilarità perchè non sarebbe troppo difficile usare gli articoli originali come riferimento per la stesura di una nuova versione priva di tracce di quella vecchia. Non è una cosa difficile, basta usare immaginazione, creatività e conoscenza del settore per scrivere qualcosa di decente e leggibile.
In rete ci sono articoli molto ben scritti. Basta usare quelli come modello e lo stile dei propri articoli migliorerà sicuramente. Anche se molti frequentatori sembrano avere altre idee in merito. Agli altri, gli spettatori di questa guerra per bande non resta che sedersi da qualche parte e aspettare il prossimo articolo scopiazzato in giro per il web, muniti di una buona e sana dose di umorismo e vedere cosa succede.
Per ora ci fermiamo qui. Alla prossima chiacchierata.
N.B:l'immagine di testa è presa dalla rete. L'originale, invece, dal giornale "La Stampa" di Torino
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