Nessuno dei commentatori sembra accorgersi che quel blog, il trollblog nazionale, è un parassita che vive "alimentandosi"con i loro interventi, senza che loro se ne rendano esplicitamente conto.Sono troppo interessati a parlare e a sparlare delle cose Apple per farlo.
Più inseriscono commenti in quel blog, maggiore è la quantità di profitti pubblicitari che fanno guadagnare a quel blog.Ogni tanto stuzzico qualche commentatore e la reazione che ricevo è pura poesia. Da sbellicarsi dalle risate.
I due successivi sono collegamenti a blog americani che parlano, anche loro, della permuta dei dispositivi Apple.Come in altri casi, redattori e commentatori, spesso hanno idee tutte loro su quanto stanno scrivendo e discutendo.
Questo collegamento porta alla pagina di Apple USA che presenta le regole della permuta tra i suoi dispositivi.Si differenziano da quelle italiane per il rifiuto dei dispositivi più vecchi dell'iPhone 7 e di quelli di produttori concorrenti ma il discorso non cambia molto.
Ora usate il contenuto dall'altra parte dell'ultimo collegamento, quello alla pagina di Apple USA e confrontatelo con il contenuto delle pagine che vi ho indicato precedentemente. Il risultato è articolo in lingua italiana scadente e i commenti non fanno altro che peggiorare le cose. Il secondo articolo è fatto un po' meglio, il terzo, critico nei confronti di Apple, è una via di mezzo tra gli altri due.
Consiglio, vivamente, di considerare la qualità e le informazioni fornite da questi articoli da me suggeriti, con un briciolo di umorismo. Arabbiarsi per le insulsaggini scritte in quelle pagine, non serve a nulla e fa male alla salute.
In ogni caso, ne sono certo, il buon umore ritorna leggendo questo articolo sugli iPhone 15, da che verranno presentati, ufficialmente, quest'autunno.In questo caso il saggio di umorismo lo danno i commentatori (come, i tasti non dovevano essere capacitivi? Sono, più o meno, come quelli del 14!).
Se non ne avete abbastanza girate un po' per la rete, come se si volesse vedere cosa c'è al mondo, intorno a noi. I blog appaiono, spariscono, cambiano idea sulla loro presenza in rete, si rivolgono ad un pubblico di nicchia, si trasformano in forum o si collegano ad essi per aumentare l'offerta e distinguersi dalla concorrenza. A volte ci riescono, altre no. Sono in ogni caso molto creativi. Dopo tutto esistono solo se qualcuno li legge, no?
Per ora ci fermiamo qui. Alla prossima chiacchierata, sul senso dell'umorismo che bisogna avere quando si legge qualcosa in rete su Apple e sul resto del mondo.
N.B:l'immagine di testa è presa dalla rete. L'originale, invece, da ionos.de
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