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L'isola che (forse) non c'è

Qualche settimana fa Apple ha presentato il consuntivo di bilancio al CdA, di questi il consiglio di amministrazione e, di conseguenza, al resto del mondo, e alla rete il prospetto delle sue vicende finanziarie, industriali e commerciali che dopo quattro anni segnava una peggioramento delle cifre presentate. Il pubblico diviso tra chi pensava alla concorrenza che aveva un bilancio peggiore e chi gradiva poco le cifre snocciolate in quella riunione. Nella rete, poi, c'er chi prendeva atto di quanto veniva raccontato e chi berciava: "Apple affonda, finalmente affonda...".

Quell'intervento sottintendeva che se ad Apple andava male qualcosa, alla concorrenza succedeva il contrario. Forse era il momento buono per prendere, non comprare, altra cosa, i dispositivi Apple a prezzo stracciato, se confrontati con quelli reali di questo inizio 2023. Alcuni frequentatori della rete si sono guardati un po' in giro e hanno scoperto, confrontando le notizie provenienti dai bilanci noti in quel momento che molti produttori della concorrenza erano messi peggio di Apple. È calato il silenzio interrotto di tanto in tanto da mormorii di chi non voleva arrendersi all'evidenza dei dati e alle analisi di quanto si era venuto a sapere.

Da questo consuntivo Apple risulta che per la prima volta, dopo quattro anni, per ragioni di vario genere, quell'azienda ha avuto vari problemi e difficoltà che hanno influito, negativamente,sulla produzione dei dispositivi che commercializza e sui loro prezzi che sono cresciuti irritando molti suoi clienti che non ritenevano giustificata la maggiorazione dei prezzi pagato per comprarli. Anche quando qualcuno provava a spiegare loro le ragioni di quell'aumento.

Per limitare i danni Apple ha deciso di dividere la proposta dei nuovi iPhone, gli iPhone 14 in due classi: due iPhone 14 che, secondo lei potevano essere considerati come "lover class" e "lover price" molto simili agli iPhone 13, con aggiornamenti limiti al minimo indispensabile e un'altra con caratteristiche opposte. Ha fatto, quindi, lo stesso con gli iPad il cui catalogo è stato diviso in due parti: da una parte, gli iPad Mini, 9 e 10, molto simili a quelli dell'anno passato, nella parte bassa del catalogo. I Pro nell'altra.

Il popolo della rete e quello degli acquirenti Apple non hanno gradito questa suddivisione e,secondo loro, come da tradizione del mondo Apple italiano, hanno cercato, per quanto possibile, di non perdere la faccia facendosi vedere a comprare qualche prodotto, servizio, dispositivo, accessorio a basso prezzo e molti di loro hanno preferito puntare, nel caso degli iPhone, contrariamente alle previsioni della Apple degli analisti della rete, agli 14 pro e pro max altri sono rimasti o sono ritornati agli iPhone 13, lamentandosi non poco per gli aumenti dei prezzi dei suoi prodotti.

Con il resto del catalogo questo giochino non ha funzionato e a questi curiosi personaggi non è rimasto altro che andare in rete a raccontare le loro disgrazie. Il futuro dell'informatica planetaria, da parte sua, non sembra abbia prospettive di miglioramento finchè ci sono delle crisi in corso e qualcuno sta cominciando raccontare che dovremo avere parecchia pazienza e attendere senza fretta i prossimi aggiornamenti. Apple, dal canto suo, ha evitato di smentire ed è passata ad altro.

Per ora ci fermiamo qui. Alla prossima chiacchierata.

N.B: L'originale dell'immagine di testa è di juzaphoto.com, questa è la sua copia per il web.

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