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Santo Cielo (a.k.a facepalm)....

Pensavo fosse una storia finita,che tutto fosse stato chiarito. Ci risiamo con la vicenda del "self repairing" o "selfrepairing",il nostrano autoriparazione (dei dispositivi Apple guasti, ovviamente) ha avuto un "sequel" e sono riapparsi in rete articoli che spiegavano alla plebaglia perchè Apple faceva tante storie con la riparazione a casa o, comunque, fuori dalle assistenze Apple.

In parte l'ho già spiegato due articoli fa e, per quanto riguarda il resto, la rete è piena di interventi, più o meno sensati, su questo argomento. Nel seguito accennerò a quanto scritto in alcuni di essi perchè quei contenuti rappresentano, in qualche modo quanto si dice in rete. Su theverge.comè apparso un articolo scritto da una redattrice frignante come una ragazzina di dieci anni, che piagnucola sui soldi "fregati"da Apple per le riparazione o le riparazioni, fatte dall'assistenza o dai riparatori più o meno autorizzati, senza dimenticare, ovviamente i costi dei relativi accessori e strumenti a cui si accenna negli articoli, il suo e il mio, testè citati che devono essere pagati da chiunque voglia riparare qualsiasi cosa Apple.

Nel caso dell'articolo di quel blog,chi scrive ripete, più o meno, quanto dissi nei miei articoli e termina il suo scritto inneggiando ai riparazioni di un iPhone fatte con molto meno di quei 35/40 kg di attrezzatura, necessari, secondo Apple, per fare una buona riparazione e i ricambi per la riparazione dei guasti che Apple ti permette di usare pagandoli a caro prezzo per evitare, questo l'autrice non lo dice, che finiscano sul mercato nero invece che tornare a casa dopo essere state usate per fare una riparazione secondo quanto suggerito da  Apple.

Secondo Lei, i ricambi dovrebbero essere solo originali per assicurare al dispositivo riparato la stessa qualità di quando era appena uscito dalla fabbrica. Dalle righe di quell'articolo, però trapela che chi l'ha scritto ha altre idee e vorrebbe avere la possibilità di prendere i pezzi di ricambio dall'aftermarket o cannibalizzando un altro dispositivo, oramai giunto a fine vita e non più riparabile, indipendentemente dalla loro qualità e dalla fedeltà all'originale.

Curiosamente, c'è sempre qualcuno che, a questo punto sbotta ricordando che iFixit smonta, rimonta, ripara con qualche cacciavite e pochi altri semplici attrezzi, o almeno così sembra, i dispositivi che arrivano in laboratorio.

Perchè gli utenti Apple non possono farlo? Perchè devono pagare uno sproposito le riparazioni?In quell'articolo,naturalmente, non c'è scritto che dovranno pagare quello sproposito solo se il loro gingillo è fuori garanzia, ha un guasto grave o entrambe le cose.

Secondo quella redattrice, in Apple tengono alti i prezzi delle riparazioni perchè vogliono rifilare un dispositivo nuovo tutte le volte che è possibile? In realtà le cose stanno in maniera un po' diversa, cominciando dalla constazione che se Ifixit fa certe cose è perchè può permetterselo, contrariamente a quanto credono molti redattori di blog e almeno altrettanti utenti dei prodotti Apple sempre presenti in rete. Ma questa è un'altra storia, su cui torneremo.

Per il momento ci fermiamo qui. A presto.

N.B: la foto di testa è una presa dal mio archivo ed è una copia dell'originale trovato in rete tempo fa.

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