Atre dimensioni.

La prima dimensione, intesa come modo diverso di trafficare con l'informatica, è il classico accesso alla rete attraverso un utenza governata da un'username e una password, due codici che si spera siano diversi tra di loro ogni luogo che si intende visitare. Ma a quanto pare non tutti sono della stessa idea.

Allo stato attuale delle cose, è una speranza mal riposta perchè quei codici vengono violati in modo relativamente facile se si possiede l'attrezzatura adatta facilmente reperibile in rete, se ci si occupa di queste cose.

Apple, Google, Microsoft, in collaborazione con il W3C, nel tentativo di arginare queste violazioni, si sono riunite per diffondere un nuovo standard nell'uso del computer, FIDO, che propone di gestire il servizio, il proprio account pubblico in modo che l'accesso sia molto più rapido. Nei loro propositi, si inseriscono alcuni dati, si verifica che siano quelli giusti e si parte. In teoria.

Nella realtà la cosa è un po' più complicata. Allo stato attuale, la proposta si basa su una doppia chiave,in parte pubblica e in parte privata, che viene registrata e nascosta nel dispositivo di accesso all'account. L'altra viene registrata nel luogo in rete o in multiutenza dove dobbiamo darci da fare.

Successivamente, tutte le volte che dobbiamo visitare quel luogo, il dispositivo con cui accediamo verifica che la chiave privata in suo possesso sia la stessa di quella inserita la prima volta e propone lo sblocco attraverso quello con cui sblocchiamo il dispositivo di accesso. Se lo sblocco ha successo si inizia a lavorare, in caso contrario, si fa un altro tentativo o si reinizializza tutto.

Un'altra dimensione, un po' strana per me, sono gli schermi E-Ink a colori e arrotolabili, pieghevoli o, magari entrambe le cose che Apple sta studiando. Prima o poi verranno proposti al pubblico e consisteranno in qualcosa che quando non viene usata occupa molto meno spazio di quello impiegato durante l'uso che può essere di vario tipo.

La versione attuale viene usata come lettore di documenti attraverso un interfaccia che ricorda molto la pagina di un libro o di un giornale. Rispetto ad altre soluzioni, quella proposta dalla società omonima E Ink ha consumi energetici molto minori e, di conseguenza, necessita di fonti energetiche molto meno impegnative dei display in uso.

Si mormora già che se Apple giungerà a qualcosa di valido, verrà applicato a schermi simili a quelli usati dagli iPad, poi a quelli più grandi e, infine a quelli di dimensioni minori. Attendiamo e vediamo cosa succede. Certi che la concorrenza cercherà di copiarla senza farsi notare troppo. Al momento le notizie che mi sembrano più affidabili sono quelle di 9to5mac.com. Sono in lingua inglese facilmente comprensibile. Spero.

IPod non esiste più. Dopo venti anni e svariate versioni, il precursore dell'iPhone è uscito di produzione, ma non ancora dalla vendita in quanto pare che le quotazioni degli esemplari rimasti in circolazioni stiano raggiungendo valori stellari. Questo dispositivo, un iPhone senza la sua parte telefonica venne ignorato dalla concorrenza finchè si limitava a collegarsi con la rete e seminò il panico quando si trasformò aggiungendo la parte telefonica, diventando l'iPhone prima e l'iPad dopo.

La concorrenza ebbe svariati problemi quando vennero presentati i primi iPhone, reagì barcollando non poco,anche durante la presentazione della loro risposta alla sfida Apple. I prodotti presentati erano di tipologie diverse che variavano dai moderni cellulari agli smartphone e funzionavano come telefoni travestiti da computer mentre quelli Apple facevano l'opposto ed erano dei computer che telefonavano.

Per ora ci fermiamo qui. Alla prossima chiacchierata.

N.B: lo scorpione di testa è un Hadogenes Troglodites. E` uno di un'altra dimensione rispetto ai suoi conspecifici, molto maggiore della loro e, quindi, senza grandi necessità di avere a disposizione grandi quantità di veleno perchè, viste le sue dimensioni, ha anche altri sistemi di difesa. Quell'immagine è una copia dell'originale presente in focus.it

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