Cpu dance

In casa Apple sono arrivate le cpu della famiglia M1 e la concorrenza ha glissato pensando che fosse, più o meno, a livello di que. Qualcuno ha analizzato, misurato e mostrato le loro caratteristiche e l'atteggiamento della concorrenza è cambiato: Intel ha proposto ma non prodotto, come sua abitudine, un nuovo processore di undicesima generazione che, in effetti, è dotato di caratteristiche migliori degli M1 ma consuma anche di più dell'M1 e necessita di alcunii nuclei di calcolo supplementari altrimenti non ce la fa a superare i processori Apple finendo in un'area di mercato completamente diversa e almeno altrettanto inconfrontabile con quella degli M1.

Come se non bastasse, forse chi ha fatto le prove e le analisi relative non sapeva o fingeva di non sapere dell'esistenza dell'errore intrinseco in queste misurazioni, di solito ignorato da chi le effettua senza sapere cosa sta facendo.Chi ha fatto queste prove, comunque, non era solo. Anche Samsung ha voluto proporre l'Exynos 2200 con GPU AMD.

Senza entrare troppo nei particolari,la CPU M Apple doveva essere superata, anche da questa unità di calcolo ma conoscendo la pessima fama della famiglia Exynos, soprattutto se confrontata con taluni concorrenti, si può dire, quasi con certezza, che la GPU AMD, di buona fama nel mondo PC - Windows non può fare molto per incrementare le sue prestazioni. Il resto della concorrenza e i suoi propositi, non sono ancora pervenuti, mentre scrivo. Dispersi?

Apple da parte sua continua a sostituire i suoi dispositivi non dotati delle CPU Ax e My dove A e M sono le famiglie e x o y possono essere intese come la generazione dei processori a cui si riferiscono.

Presto toccherà agli iMac da 27" e i Mac Pro per poi ricominciare da capo rinnovando il catalogo secondo una periodicità legata alla classe del dispositivo da rinnovare e, perdonate l'ironia, alle imperscrutabili decisioni in Apple sul momento in cui può essere immesso sul mercato un nuovo modello o qualcuno dei suoi aggiornamenti modificando il meno possibile del resto.

Dal punto di vista dell'utente, qualunque sia il modello e la versione scelta,analogamente alla parte del catalogo riferita ai portatili, ai tablet e agli smartphone di cui ho già parlato, si devono adottare dei criteri di scelta adeguati all'uso che si intende fare del dispositivo scelto. Può essere un uso casuale, qualche piccolo lavoro o documento, oppure cose più serie

Nel primo caso, soprattutto se non si vuole spendere molto, possono esserci i modelli usati e ben revisionati oppure quelli di classe bassa, con memoria di massa e RAM in quantità non troppo grande e, magari un collegamento a iCloud, in qualcuna delle sue varianti, o ad altri servizi simili.

Se ci sono necessità di calcolo, rendering o simili si dovrebbe scegliere una quantità maggiore di RAM, lasciar perdere gli HD meccanici e usare degli SSD, meglio se veloci. Faccio notare che ho parlato di HD, gli hard disk, e di SSD per via dell'uso diverso che se ne fa.

Nel primo caso l'uso prevalente e un luogo dove depositare i lavori già fatti o da fare, di solito collegati esternamente; nel secondo, di solito, l'uso prevalente è quello in cui occorre prendere e posare software in maniera molto veloce e frequente, sicuri di poter ripagarsi l'investimento fatto.

A tale proposito ricordo che se si decide di investire in modelli di classe elevata dotandoli di acessori e complementi software e hardware adeguati, bisogna essere sicuri di recuperare l'investimento in un trimestre o due enon di più. In caso contrario, ci sono solo due possibilità: si ha sbagliato la scelta del dispositivo, se l'investimento non rientra entro tre mesi e pure la professione se non si riesce a fare quel recupero entro il primo semestre post acquisto.

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