Tutti i prodotti possono avere qualche difetto; la perfezione non esiste anche se ogni tanto si scopre che certi errori, difetti, bachi, chiamateli come volete, sono riusciti talmente bene da essere eliminabili solo con una progettazione ex novo del prodotto che li ha in dotazione.
Sono anche capitati casi in cui, concedetemi questa ironia, a causa di ragioni legate al segreto industriale, forse un po' troppo preso sul serio, taluni prodotti uscivano sul mercato bacati di default a causa di difetti software o hardware di cui non si capiva la ragione della loro presenza in quel software o in quell'hardware.
Non si sa quanto volutamente quel genere di errori venivano eliminati solo quando potevano essere sostituiti con altri così ben sparpagliati nel prodotti che ne erano affetti da convincere il loro utente che al mondo non c'era nulla meglio di loro.
Altre volte è capitato, soprattutto in prodotti di origine asiatica qualcosa di ancora più divertente: gli errori, spesso anche quelli di progettazione, diventavano delle innovazioni di cui il loro produttore si gloriava.
Quando venivano smascherati, in genere poco dopo il loro arrivo sul mercato, apparivano in rete dei commenti che erano una via di mezzo tra il piagnucolamento per l'incomprensione per le novità presentate assieme al prodotto e gli apprezzamenti poco gentili su chi avev chiaramente detto cosa era la presunte innovazioni di cui si vantava il produttre: un amasso di errori che doveva essere eliminato il più velocemente possibile.
Apple,dal canto suo, è sempre stata un'eccezione anche in queste cose e il suo modo di vedere le cose, un po' diverso da a quello della concorrenza, non ha mai suscitato molto entusiasmo nei suoi utenti che l'hanno sempre considerato con molta diffidenza, soprattutto se prima di incontrare i prodotti di questa azienda avevano usato quelli della concorrenza da cui erano considerati interlocutori validi solo fino al momento di pagare il prodotto appena acquistato.
Gli errori palesi, nel suo caso, sono poco frequenti e di solito vengono corretti cambiando o spostando qualche componente interno al prodotto difettoso o riscrivendo il codice del software bacato appena possibile. Gli errori più curiosi dono quelli presenti ed evidenziati in taluni esemplari o per taluni utenti.
L'utente dei dispositivi della concorrenza che sta pensando di passare ad Apple ha un modo tutto suo di vedere le cose e non serve spiegargli che il mondo Apple vive secondo regole diverse rispetto a quelle che seguiva prima di interessarsi ai suoi prodotti.
Lui continua a seguirle e, salvo alcuni casi, non c'è modo di fargli cambiare idea.Quando poi s'accorge degli errori di valutazione che ha fatto, ha una mutazione degna di un racconto di fantainformatica e diventa una di quelle entità che vive nell'ombra della rete e si nasconde all'interno di qualche suo nodo.
Alla prima occasione disponibile, riappare per dare addosso ad Apple convinto che sia dedita all'inganno e al raggiro degli utenti dei suoi prodotti e sparisce quando s'accorge che nessuno gli da retta o gli regalano uno degli oggetti delle critiche sparse nella rete a piene mani fino a poco prima del regalo.
Prima di chiudere ricordo il sottile senso dell'umorismo che trapela dalla rete quando appaiono campagne pubblicitarie orchestrate da alcuni uffici pubblicitari che confrontano i prodotti a loro affidati con quelli, secondo loro, analoghi Apple
Fanno ogni sforzo creano delle pubblicità epiche, mitiche e leggendarie ma i risultati che ne ottengono sono quasi sempre imbarazzanti: calano le vendite dei clienti che si sono affidati a loro e aumentano quelle Apple a cui fanno risparmiare un sacco di soldi in pubblicità.
Per il momento ci fermiamo qui. Alla prossima chiacchierata.
N.B:D'oh o Doh, senza apostrofo, è lo slang usato da Homer Simpson attestante stress da errore.
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