Questo giochino usualmente funziona. Usualmente, appunto. Quando è stato proposto l'iPhone 8, nelle sue due note versioni, in attesa del modello X che per molti ha significato "extra-super" modo di distinguersi dai poveracci che compravano Android "a poche centinaia di Euro", circa la metà di quelle necessarie per avere il modello Apple appena proposto, si sono precipitati a prenotarlo e a comprarlo. Ma è andata male anche questa volta. Niente Status Symbol, ne sono stati venduti troppi, a vagonate, nonostante i commenti negativi e le stroncature che arrivavano da chi non poteva più comprarselo o dai tifosi di altri marchi.
L'annuncio dell'iPhone X, viste le sue caratteristiche, un po' particolari, ha fatto ripartire la caccia allo Status Symbol e chiunque non si era appena preso l'iPhone 8 o voleva farsi notare dal suo mondo, si è precipitato a prenotarlo. Molti di loro hanno fatto la prenotazione prima ancora di conoscere il prezzo e l'ha fatto sapere in giro. Quando è arrivato la conferma della prenotazione e la notizia del prezzo da pagare, sono arrivate le stroncature e i commenti negativi di chi s'era "dimenticato" di chiedere quanto avrebbe dovuto pagare, almeno come ordine di grandezza, prima di confermare l'ordine o ha scoperto che quel modello aveva venduto molto più di quanto qualcuno in rete aveva raccontato.
Quando è venuto il momento del rinnovo della gamma dei portatili, Apple ha fatto trapelare
la notizia dell'uscita, in tempi brevi, di nuove macchine e nemmeno il tempo di commentare in bene o in male tale notizia, ecco, a sorpresa, la nuova gamma di MBPro.
Ovviamente, la prima cosa che hanno guardato parecchi è stato il prezzo che si è rivelato, anche in questo caso, maggiore di quanto previsto dalla rete. Poi qualcuno ha fatto delle prove, ha preso delle misure, ha verificato la classe della componentistica e la rete si è zittita di colpo o quasi. Quasi. Qualcuno ha raccontato che l'MBPro 2018 ha un problema con uno dei processori con cui viene venduto e la notizia s'è diffusa subito in rete.
Qualcuno è stato molto discreto e prudente, altri molto meno. Nessuno s'è chiesto se, per caso, Intel non aveva sbagliato qualcosa quando aveva progettato il raffreddamento di quel processore o, magari, quel processore è rimasto vittima di qualche mancata ottimizzazione.
Non pretendo che queste mie ipotesi siano le cause di quel problema, ovviamente, ma nessuno le ha prese in considerazione, neppure in qualche altra forma di significato analogo, visto che spesso sono la ragione di malfunzionamento di molti dispositivi. Secondo gli autori della stroncatura, la responsabilità era di Apple. Punto. Secondo loro, al prezzo che chiede per quelle sue macchine queste cose non dovrebbero succedere. Hanno già dimenticato i disastri combinati da Microsoft con gli aggiornamenti del sistema operativo o i suoi Surface.In tutte le loro varianti. O quelli che si apprestano a combinare i nuovi proprietari del marchio Nokia che ha appena annunciato, la versione 8, "Scirocco".
Il Nokia, per molti è stato un mito, una leggenda della gioventù di molti frequentatori. Nessuno, però ricorda il prezzo dei suoi modelli o di alcune loro caratteristiche che potevano stroncare ogni velleità di acquisto....Per la gioia, concedetemi questa ironia, di parecchi che alla vista del prezzo, di quel Nokia 8 si sono visti crollare il mondo intorno a loro. La reazione a quella notizia è uno spettacolo da vedere, quello degli interventi, qualcosa da leggere. Tutti hanno avuto qualcosa da ridire su quel modello e sulle sue caratteristiche sottodimensionate rispetto al prezzo a cui sarà venduto. Di colpo il sogno di una vita è svanito, niente più Nokia, soprattutto ora che ha preso la strada di Apple. Nel prezzo di vendita. Ma solo lì, tutto il resto è rimasto quello di prima:tanti accessori forniti solo per fare cassa e null'altro.
Per il momentoci fermiamo qui.
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