In questo articolo avevo parlato del Surface Studio Microsoft descrivendolo come uno dei flop epici di questi tempi. Un altro è stato il Mac Pro. Di per sè quel dispositivo Apple non era malfatto ma era stato progettato in un momento in cui svariate scuole di progettazione competevano tra di loro per emergere.
Da questa competizione era emersa una vincitrice, quella sbagliata, dal punto di vista di Apple.
Microsoft, dal canto suo, non era voluta esser da meno rispetto alla sua antica rivale, nemmeno nelle scelte errate di progettazione ed aveva proposto, appunto il Surface Studio che secondo qualche maligno sembrava il gemello diverso di un prototipo di iMac, poi scartato da S.Jobs una decina di anni fa.
Qualche giorno fa c'è stato quello che potremmo chiamare il Keynote Microsoft per semplicità anche se ci sono alcune differenze con il modello originale, il Keynote Apple del prossimo mese. Dall'altra parte di quei due collegamenti c'è una pagina di indicazioni di cosa s'è detto in lingua italiana e in lingua inglese.
Quello di quest'anno è dedicato ai creativi e...A confondere le carte. Era evidente da tempo che le tre grandi multinazionali dell'informatica classica, Apple, Google - Alphabet e Microsoft cercavano di rubarsi a vicencda fette di mercato e clienti cercando di comportarsi in maniera adeguata.
Ora, Google - Alphabet è data per dispersa, si è in attesa di notizie per quanto riguarda Apple e Microsoft ha aperto la stagione dei Keynote presentando nel suo dei prodotti e delle novità in cui ha provato ad inserire un po' di Apple opportunatamente rivista e corretta suscintando, almeno nel sottoscritto, una duplice reazione: quella positiva per il deciso rinnovamento e la scelta dell'area di mercato da occupare e una negativa per la reinterpretazione un po'approsimativa, in stile Microsoft, del mondo Apple.
Di positivo c'è o pare ci sia la risistemazione del sistema operativo, di negativo altri software fatti a metà con la scusa della destinazione all'area di mercato che usualmente, di creatività, per quanto ho potuto constatare personalmente, ne ha ben poca. Altre novità potenzialmente interessanti, sapendo da dove vengono sono la condivisione delle proprie cose, scopiazzata almeno come idea da Apple e quella che in Microsoft hanno chiamato mixed reality. Quest'espressione traducibile approsimativamente come realtà mista implica una miscela di realtà quotidiana, quella attorno a noi quotidianamente, quella virtuale e quella aumentata. Al momento, mi lascia perplesso. Apple dal canto suo, pare che studi anche lei qualcosa di simile alla mixed reality Microsoft. In attesa di trovare qualcosa di utile per i clienti di quell'area di mercato e una congrua renumerazione nello stile che le viene notoriamente riconosciuto da molto tempo. Rimando a questa pagina quella Microsoft per le eventuali notizie sul punto di vista ufficiale, alle pagine dall'altra parte di tre collegamenti prima di quello alla pagina ufficiale dell'azienda di Redmond e alla rete per eventuali altri vostri interessi in questo genere di cose.
Al solito, inserendo termini adeguati nel pannello di ricerca, si otterranno tutte le informazioni desiderate e anche di più. Sperando che non finisca, in stile Microsoft: tante promesse, tanti prodotti dimostrativi ma cose e prodotti reali pochi. Apple si comporta in maniera diversa: presenta solo cose già pronte o che lo saranno entro pochi mesi successivi. Di solito l'autunno di quell'anno o poco dopo.
Non resta che rimanere in attesa e vedere cosa succede.
Alla prossima chiacchierata.
N.B: la citazione di Maria Teresa di Calcutta vale anche per la vita informatica, non solo per quella fuori dalla rete....
Iscriviti a:
Commenti sul post
(
Atom
)
Posta un commento
Lasciate un Vostro commento nel riquadro apposito!
Grazie e al prossimo Post!