Quando arriva un nuovo prodotto sul mercato, è prassi confrontarlo con quanto c'è già per vedere dove si 'somigliano e dove sono differenti, quale costa di più e quale di meno a parità di caratteristiche, se questi prodotti possono essere motivo di interesse per qualcuno o se è meglio aspettare il prossimo giro.
Qualcosa del genere è capitato anche con gli iPhone ultimi arrivati e i Google Pixel. Ne avevo già accenato in un altro articolo per questo blog scritto tre mesi fa. Poi le cose sono peggiorate...Nel senso che parecchi redattori quando hanno avuto a disposizione entrambi gli smartphone, non hanno esitato a dividersi per bande: pro Google Pixel o pro Apple iPhone. Raccontavano pregi e difetti dell'uno e dell'altro; poi quando si trattava di trarre delle conclusioni ed esprimere un parere, santificavano il proprio idolo e demonizzavano quello altrui.
Nessun prodotto è esente da difetti, naturalmente, ma qualcuno ne ha più degli altri soprattuto se la progettazione, probabilmente, è stata fatta in economia, per spillare più profitti possibile dal malcapitato utente che lo comprerà. Di là di quel collegamento ci sono alcuni dei problemi riscontrati ni Google Pixel che stanno screditando lui, chi li ha comprati e tutto il resto della catena produtitva e commerciale tra lui e Google. Non tanto perchè è difettoso. Non lo sono o non lo sembrano tutti. Almeno entro il periodo di restituzione di quel dispositivo. Il problema di quei Google Pixel sono o sembrano difettosi in maniera molto casuale: alcuni escono dalla produzione discretamente ben fatti, altri....Discretamente difettosi. Tra l'altro, non era la prima volta che capitava. Qualche tempo addietro, problemi simili se li erano ritrovati parecchi utenti dei Nexus, la famiglia di smartphone precedente a quella dei Pixel. Anche allora, come ora, era stata negata l'esistenza di quei problemi, poi, dopo che era stato raggiunto e passato il punto di pareggio dei costi di fabbricazione e i primi profitti, erano stati riconosciuti gli errori e le responsabilità. Ora è capitato di nuovo e molti si sono ritrovati con un dispositivo quasi da cassonetto. Come allora, si cercò un rimedio a quei problemi con un nuovo modello prima di fare calare il silenzio su questa vicenda. La rete, allora, come ora, pur di nascondere le responsabilità di chi aveva combinato quel disastro, venne distratta dalla ricerca di ulteriori difetti di quei modelli di smartphone avviando la denigrazione dei dispositivi della concorrenza, Apple in primis, evidenziando i problemi software o hardware scoperti nel frattempo ma, curiosamente la tendenza di quest'azienda a ripararli appena possibile, contrariamente a quanto fa qualche concorrente.
Ci fermiamo qui, per il momento...
N.B:L'immagine di testa rappresenta la sabbia dei bit fatta scorrere per nascondere o negare cose spesso evidenti se si hanno occhi per vederle.
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