In questa chiacchierata parleremo degli sviluppi dell'Error 53 a cui ho dedicato un articolo in questo blog, quello delle 53 corbellerie, che sintetizzava quanto si diceva in quel momento su quell'argomento. Suggerisco di rileggerlo per avere almeno un'idea di cosa sto parlando. Nelle righe che seguono racconterò della vicenda dell' inchiodamento dell'iPhone di cui si parlava in quell'articolo.
In un primo aggiornamento della situazione in rete s'era sparsa la notizia, poi, sostanzialmente confermata da Apple, che quel blocco era stato inserito per preservare la sicurezza dell'utente dei dispositivi iOS dopo che erano stati riscontrati, in controlli posteriori a riparazioni non autorizzate, parecchie interruzioni di comunicazioni tra il quel Touch ID taroccato e il suo sistema di gestione a causa di un cavetto scollegato. In teoria da quel tasto non originale qualcuno particolarmente sveglio, perspicace e rapido d'ingegno, avrebbe potuto prendere i dati dell'impronta e trafficarci a modo suo. Non c'era stato verso di farlo intendere agli utenti dei dispositivi iOS ....A costoro non interessava che le cose fossero fatte bene e che fosse preservata la loro sicurezza, interessava che costassero poco come in Android. Peccato che in quel mondo, dopo pochi mesi, in teoria, molti dispositivi non valgono più nulla e bisognerebbe gettarlo nel cassonetto più vicino; quasi nessuno lo fa per non perdere la faccia ammettendo di essere stati raggirati dal venditore che ha fatto credere di tutto pur di togliersi loro e il loro accrocchio elettronico dal negozio. Gli utenti iPhone queste cose le conoscono benissimo ma fingono sempre di ignorarle o di essersele dimenticate.... Loro vogliono solo pagare poco il ricambio e la riparazione, se poi gliele regalano, meglio. Se poi succede qualcosa al loro dispositivo, com'era capitato con gli alimentatori e gli accumulatori interni chererano esplosi assieme all'iPhone che stava loro appresso qualche tempo fa, è colpa di Apple, mai loro....Tornando a noi, qualcuno aveva fatto qualche breve indagine e s'era scoperto che all'origine di quell' Error 53 c'erano riparazioni malfatte, per usare un eufemismo riduttivo, copie di bassa qualità e prezzo dei ricambi originali e spesso un imbarazzante miscela di entrambe le cose.
Mentre scrivo queste righe sta calando lentamente, molto lentamente, il silenzio su questa vicenda a causa, presumo della notizia di un ulteriore sviluppo della vicenda....C'è carenza di ricambi originali sul mercato e i produttori di questo genere di ricambi, soprattutto quelli orientali hanno pensato di fare affari e profitti alle spalle degli utenti iPhone e iOS più bietoloni e sprovveduti riversando sul mercato copie mal riuscite di poco valore dei componenti del Touch Id e di altri dispositivi iOS.
Solo ore comincia a diffondersi in rete l'idea che quel messaggio sull' Error 53, non indici solamente la compromissione della sicurezza del dispositivo, ma anche l'uso di ricambi non originali, di bassa qualità prodotti e venduti senza l'autorizzazione di Apple che difficilmente Apple confermerà: il rischio di essere incriminata per pratiche anticoncorrenziali è troppo grande....
Agli utenti questo particolare non interessa e la loro memoria su casi simili avvenuti in passato diventa improvvisamente labile....La loro ipocrisia li spinge a dire e a scrivere che Apple deve adeguarsi ai prezzi Android, deve essere una specie di ONLUS, ed essere sempre a loro disposizione. Se poi Lei li accontenta e quell'adeguamento non da i risultati da loro previsti, come è già successo svariate volte, i loro piagnucolamenti sono uno degli spettacoli più divertenti che la rete può offrire a chi è un po' addentro a queste cose e sa cosa è successo realmente.
Alla prossima chiacchierata....
N.B:l'immagine di testa è una ripresa dall'altro articolo su questo argomento. L'originale è reperibile in motori.it.
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