Ebbene, dopo lunghe indagini venne scoperto (ormai 3 anni fa) che dal 2010 tale Paul Devine, ex (ormai) manager Apple, vendeva i segreti sui prodotti ancora in fase di progettazione al MIGLIO OFFERENTE, spesso alle compagnie che facevano da fornitori per l'assembraggio di tali prodotti (es: Samsung!!) in modo tale da essere avvantaggiati in tanti aspetti, sia nel poter fornire in tempo i materiali necessari alla Apple (ed essere riconfermati come fornitori) sia per proporre tempestivamente i giusti accessori e immetterli sul mercato con il giusto anticipo sugli altri, in modo da poter speculare molto di più!
Ve ne parlammo gia' 3 anni fa, nel 2011, quando venne scoperta tale attività (molto redditizia) di spionaggio industriale: qui il post dettagliato.
Insomma, tale Paul Devine ha certamente dimostrato di non lavorare in Apple per una particolare ambizione professionale o un credo ideologico: ha davvero trovato la gallina dalle uova d'oro... Peccato che ora e' stato condannato ad un anno di carcere e a versare una multa di 4,5 milioni di dollari!!
E per una volta, questa cosa NON E' successa in italia (e lui non e' italiano, badate bene!)
fonti tratte da 9to5mac
Non è italiano no,infatti è stato condannato e ha perso il posto nella migliore azienda. E se è un azienda americana , per continuare a funzionare bene deve fare meritocrazia ed avere un codice etico. La telefonatina all'italiana all'amico che conta la non serve ..#ladro
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