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Flappy Bird: il creatore dell'App spiega perché l'ha uccisa, ma potrebbe tornare...

Tutti i suoi utenti se lo sono chiesto per settimane: perché mai togliere dall'App Store un gioco che avuto un tale successo? L'unico a poterlo spiegare e' il creatore di Flappy Bird, che e' anche colui che l'ha "uccisa", eliminandola dall'App Store: ha 28 anni e si chiama Ngueyn, vive con i genitori  una vita modesta, in una casa semplice, e ha sviluppato questo gioco come passatempo, durante un week-end festivo. Improvvisamente, dopo qualche mese, Flappy Bird ottiene un boom di download e diventa uno dei giochi più scaricati in assoluto. Tale svolta gli procura un guadagno odi 50.000 dollari al giorno. Questo non fa che aumentare il grandissimo interrogativo: perché interrompere tutto, proprio all'apice del successo?? Lo sviluppatore racconta che tale popolarità gli e' inaspettatamente piombata addosso, cambiando la vita a se stesso e alla propria famiglia, continuamente assillata da giornalisti e paparazzi, richieste di ogni genere e interviste. Ma ancor peggio di questo, sono state le lettere ricevute da miriadi di utenti dell'App, che si lamentavano di esserne diventati succubi: chi per la dipendenza da questo gioco ha perso il lavoro, chi ha avuto problemi a scuola, madri di famiglia che non riuscivano più a staccarsene per comunicare con i propri figli. Quest'idea ha tormentato Ngueyn al punto di non riuscire più a vivere serenamente, e nemmeno riposare la notte.
Finche' un giorno, di punto in bianco, la decisione: così come ha dato vita a Flappy Bird può anche togliergliela, riavendo indietro la propria semplice, modesta ma serena vita di prima.
E così fa, anche nella speranza di aiutare chi non riusciva a risolvere la propria dipendenza dal gioco.
Forse non aveva considerato il fatto che appena uscita l'app originale dall'App Store, avrebbero felicemente speculato sulla sua fama tanti altri piccoli CLONI, che ora tentano di farsi passare per flappy bird, e il più delle volte gli utenti abboccano, anche per colmare il vuoto lasciato dall'originale.
Sicuramente l'intento di Ngueyn e' lodevole da un punto di vista morale, ma forse non ha fatto proprio tutte le considerazioni del caso: la dipendenza dal gioco non può essere imputata solo ad uno specifico gioco come causa scatenante: per fortuna non tutti gli utenti Apple subiscono tale deformazione comportamentale semplicemente usando un'App come Flappy Bird. Se raggiungono fasi di dipendenza, e' sicuramente dovuto ad un problema insito nella loro psiche, problema che puo' emergere in superficie per questa o per tantissime altre provocazioni.
Comunque l'autore dell'App non esclude che in un prossimo futuro questo gioco non possa tornare in App Store, una volta passata tale burrasca mediatica: ma potrebbe prendere in considerazione quest'ipotesi, dice, solo dopo aver cambiato alcuni meccanismi dell'App in modo che dopo ogni tot minuti di utilizzo continuo, si inviti l'utente a fare una saggia pausa.

Fonti tratte da iClarified


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