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Il ritardo dei nuovi iMac fa arricchire i produttori del clone cinese

Ovviamente, il concetto e' quello di guadagnare il piu' possibile sfruttando il omento buono, brima che scatti la causa legale da parte di Apple. LAVI e' il nome del clone cinese del nuovo iMac, che ad un primo sguardo puo' facilmente essere scambiato per il modello originale Apple. Lo spessore, incredibilmente sottile nel vero iMac, solo 0,5 cm. e' pero' nel clone cinese di quasi un centimetro, e non compaiono da nessuna parte ne' thunderbolt ne' USB 3. Chi desidera un nuovo iMac solo per motivi superficiali, come il suo design spettacolare, puo' facilmente essere indotto in errore, salvo poi accorgersi, all'accensione, che questo ha il sistema operativo Windows 8.
A quanto pare i produttori cinesi ci stanno guadagnando gia' parecchio, proprio a causa del ritardo nella commercializzazione del vero iMac, da troppo tempo atteso nei negozi. Cogliere l'attimo e' evidentemente la specialita' di questi geniali artisti del plagio made in china, anche perche' presto qualche guaio con la legge non glielo toglie nessuno (basta guardare cosa e' successo alla Samsung, forse per molto meno).

Segnalato da CultofMac

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