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Steve Jobs, il GRANDE ASSENTE.

Un anno senza Steve Jobs, un anno già trascorso da quando una mattina, all'alba (per noi italiani) è stata annunciata la sua morte, che ha lasciato un grande vuoto in tutti coloro che lo amavano, stimavano, si ispiravano a lui: per la sua grinta, i suoi ideali, il suo genio, il suo essere tenace, combattivo e visionario, il suo intuito per il futuro, per il suo carisma e l'esempio di incredibile successo di un ragazzo venuto dal "niente", adottato da una famiglia americana, cresciuto insieme al proprio hobby in un garage, hobby diventato la Apple che tutti noi conosciamo. Ma questa grande assenza, dobbiamo ammetterlo, si fa sentire soprattutto all'interno della stessa azienda da lui fondata.
Mentirei se dicessi che la differenza non si nota. Fino a DIMOSTRAZIONE contraria, mi appare evidente che nonostante i successi confermati dai dispositivi sempre più amati, come gli iPhone, gli iPad i MacBook pro e quant'altro, e i record di vendita nuovamente raggiunti quest'anno, MANCA QUALCOSA DI MOLTO PIU' GRANDE IN APPLE in questo momento, a mio avviso. Gli manca L'ANIMA, il CUORE di qualcuno che l'accompagni come una propria creatura di fronte al resto del mondo, attento ad ogni sua più piccola e impercettibile sfumatura. Ora la Apple mi sembra sì, un'azienda di ineguagliabile successo, ma come in balia di se stessa, come un'università nel periodo dell'autogestione. Inutile parlare in questa sede, che parte chiaramente con l'intenzione di omaggiare il nostro amato "Zio Steve", di tutte le svariate, piccole "Pecche" che stanno emergendo a destra a manca, tra software (iOS 6) e hardware (iPhone 5) in ciò che dovrebbe essere il prodotto di punta di questa stagione.
Non credo che certi dettagli sarebbero stati lasciati al caso da Steve Jobs (vedi il terno al lotto per ricevere un iPhone 5 senza graffi all'apertura): basti pensare a quanto tempo ci è voluto per avere la versione bianca dell'iPhone 4: non usciva mai, perchè Jobs lo voleva PERFETTO e in alcuni casi, scattando una foto, con il prototipo di iPhone bianco si vedeva una luce troppo chiara. Non è stato messo in vendita finchè il problema non è stato risolto al 100%.
Ma cosa ha reso veramente speciale il compianto CEO di Apple?
A parte la sua genialità nel concepire progetti di successo dal punto di vista tecnologico e commerciale, aveva l'incredibile capacità di FAR APPASSIONARE le persone ed unirle attorno a se', mentre lo scopo finale infondo poteva essere un qualunque argomento. Insomma a mio avviso avrebbe potuto creare un MOVIMENTO, una tendenza, un fenomeno, anche trattando cose di tutt'altro genere: il successo di ciò che realizzava veniva sempre dal grandissimo intuito con cui sapeva GUARDARE OLTRE, verso un futuro ancora solo ipotizzato dai più, e anche dal suo carisma, dalla sua grande abilità come comunicatore. Sono convinta che sarebbe diventato lo Steve Jobs che è' diventato, qualunque strada avesse scelto nella sua vita.
Se credo che la Apple sarebbe diventata quello che è senza Steve Jobs? NO DI CERTO.
Se credo che Steve Jobs sarebbe diventato il mito che è stato per noi anche senza la Apple? CERTAMENTE Sì.
E ho detto tutto.

Con questo non intendo dire che la Apple non possa più avere successo senza di lui, o che sia destinata al fallimento, anzi: credo che ormai L'EREDITA'  DI VALORE INESTIMABILE lasciata da Jobs alla Apple, le conceda di andare avanti alla grande, chissà per quanto altro tempo. Ma che non sarà più la stessa di prima, ecco, questo è molto probabile.


Chiudo lasciandovi un link per rileggere le parole toccanti lasciate da tutti voi su questo blog, un anno fa, per ricordarlo (vi consiglio di leggerlo se non lo avete già fatto):
http://www.applecaffe.net/2011/10/le-sue-e-le-vostre-parole-piu-belle-e.html

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