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Ho perso la strada e sulle mappe non l'ho trovata....



Visto che si parla del map-gate Apple in ogni angolo della rete, ho deciso  che è venuto il momento di raccontare cosa è successo e le  impressioni che questa vicenda mi ha fatto.

Tutto è iniziato quando Apple, all'ultimo Keynote, ha proposto alcuni prodotti che si sono rivelati di qualità inferiore a quelli offerti solitamente da questa casa produttrice.

Tra di essi vi sono quelli legati alla vicenda Apple-Google e alle loro mappe. Gli altri saranno trattati in articolo successivo.

Per quanto riguarda quelli della vicenda tra Apple e Google, c'era  un contratto che permetteva all'azienda di Cupertino di inserire  nei suoi dispostivi mobili le mappe Google ed era congegnato in modo da farlo scadere, pare, a metà 2013, poco prima della data di uscita del prossimo iOS.

Apple, però, cominciava a rendersi conto che c'erano delle difficoltà....
Google offriva nelle sue mappe delle funzioni che non le servivano e nicchiava quando si trattava di inserirne altre più utili ma già presenti nella versione Android.
Soddisfare queste richieste avrebbe fatto perdere a Google degli introiti pubblicitari e una grande quantità di dati carpiti, molto discretamente, dai dispositivi di utenti che, nella maggior parte dei casi, erano stati tenuti all'oscuro di questa eventualità....

Ad un certo punto divenne chiaro che Google avrebbe fatto un sacco di storie, pur di non soddisfare quelle richieste e Apple, decise di cercare altrove le mappe che le interessavano; a tale scopo, si procurò risorse cartografiche e aziende capaci di gestirle.
Se tutto andava per il verso giusto, ora avrebbe potuto fare le mappe da sè e sostituirle a quelle che non c'era verso di fare arrivare con le caratteristiche desiderate.

Detto e fatto. Con iOS 6 c'era pure Apple Maps....Apple era riuscita a sostituire le mappe di Google. Esse avevano risolto un problema ma ne avevano creato un altro: le loro caratteristiche erano inferiori a quelle desiderate e la loro scarsa qualità aveva creato altre questioni a cui bisognava rispondere.

Apple, più o meno, stava facendo quello che Google aveva fatto 6 - 7 anni prima quando era entrata nella cartografia: mappe imprecise, piene di errori e con la grafica scadente, ma nessuno se ne ricordava più; l'unica cosa che gli utenti ricordavano e volevano ricordare era che Apple aveva fatto un pessimo lavoro.

Apple doveva rimediare a questi disguidi se voleva placare la rivolta che si stava diffondendo in rete e sostituire quelle  mappe che dopo qualche indagine si erano rivelate meno difettose di quanto avevano detto le grida giunte dalla rete.
Il rimedio a questo increscioso incidente era in una lettera di scuse dal CEO Apple, T. Cook, in cui si annunciava una rapida correzione di quelle mappe  e la loro possibile sostituzione, fino al completamento dei lavori, con le migliori opere cartografiche disponibili nei vari App Store.
Gli utenti dovevano solo cercarsi la cartella, ben visibile, scaricare le mappe di loro interesse,  installarle e vedere se la soluzione trovata dalla Apple per questa vicenda era quella giusta.
Su  questo blog possono essere trovati ulteriori ragguagli sulla vicenda delle AppleMaps.

Il prossimo articolo parlerà di alcune difformità di valutazione su altri prodotti Apple che hanno deluso le aspettative della rete.

N.B. L'immagine, presa dalla rete è apple core disegnato dal gruppo " Claes Oldenbur", Svezia e si trova in www.getpopart.com

2 commenti :

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