Processo Apple vs. Samsung. Arringa Finale toccante...

Sicuramente i fan di Samsung ci prenderanno in giro, ma a mio parere l'arringa finale dei legali Apple nel processo contro Samsung (per le accuse di plagio effettuato sui dispositivi iPhone e iPad da parte della casa coreana) ha avuto dei passaggi molto intensi.
Si parte dal discorso delle "impressioni visive" (a volte personali, soggettive) di somiglianza tra i prodotti dei due marchi, sottolineando poi quanto siano più importanti i fatti, LOGICI, EFFETTIVI, CRONOLOGICI che restano impressi documentati in tutti gli scritti aziendali samsung che prendono in esame il successo di iPhone per costruirne una versione propria sulla sua "falsa riga".
L'avvocato Apple spiega con calma, logica e tranquillità, come nel LONTANO 2003, quasi 10 anni fa ormai, Steve Jobs iniziò il programma di sviluppo del progetto iPhone, dedicando a questo moltissime risorse umane, economiche e moltissimo tempo, prima di arrivare ad una soluzione che poteva soddisfarlo, ritenendola pronta per essere lanciata sul mercato solo quando è arrivata ad avere le reali caratteristiche di unicità ed innovazione che abbiamo conosciuto nel 2007, dopo ben 4 anni di lavoro: diventò il prodotto più innovativo ed importante a livello internazionale al momento della sua uscita: stupì e rivoluzionò il mondo.
Da dopo quella data, a partire dal 2008 in poi, sono datati i documenti fuoriusciti dalla Samsung, inc ui si studia il prodotto iPhone per realizzarne uno sulla sua "falsa riga". Cosa che alla fine venne creata, e in soli 3 mesi, GRAZIE AL LAVORO DI ANNI realizzato in Apple. Senza dover fare gli investimenti fatti da Apple, e andare incontro ai rischi affrontati da Apple. Usando semplicemente la sua tecnologia già brevettata (e PROTETTA DA COPYRIGHT, come vuole la COSTITUZIONE).
Permettere a Samsung di operare impunemente in questo senso significherebbe non solo andare contro la costituzione, ma anche impedire che in futuro si facciano gli stessi sforzi per creare alcunchè di innovativo, visto che ogni risorsa ed energia verrebbe poi vampirizzata da società terze e senza troppi sforzi.
Al tentativo di difesa di Samsung, basato sull'arbitrario concetto che le richieste di Apple sono determinate dalla volontà di impedire la libera competizione tra aziende (senza la quale Silicon Valley non sarebbe mai esistita - parole dei legali Samsung) Apple risponde che la libera competizione in questa causa non c'entra nulla e non viene posta in discussione: la Apple l'ha sempre consentita se NEL RISPETTO DELLA LEGGE E DEI DIRITTI CHE DOVREBBERO ESSERE TUTELATI CON LA REGISTRAZIONE DEI BREVETTI, COME APPUNTO VUOLE LA COSTITUZIONE. La Apple stessa aveva proposto alla Samsung (come ha fatto con altre aziende) di ACQUISTARE opzioni su tali diritti, permettendone così l'uso legalmente. La Samsung non era interessata. E li ha poi INFRANTI, facendone uso improprio e senza averne acquistato licenza, a differenza di altre società che hanno invece RISPETTATO tali norme. Perchè dunque alla Samsung dovrebbe essere concesso questo? Verrebbero meno delle regole che sono alla proprio alla base della libera competizione. Per questo la Apple chiede che la Samsung venga punita, non solo con una risarcimento economico ma anche con il blocco vendite dei prodotti creati "sulla falsa riga" di iPhone e iPad.
Secondo la Apple il MONDO CI OSSERVA e il permettere che tali norme non vengano rispettate avrà delle conseguenze colossali per le future produzioni a livello internazionale.

Davanti a questa arringa finale c'è poco da poter controbattere.
L'unico argomento che ha tirato nuovamente fuori la Samsung (a parte il poco convincente concetto della libera competizione) è il fatto che NON CI SONO PROVE dell'avvenuto plagio.

Ora il tutto è in mano alla Corte.

Speriamo che la pensino DIVERSAMENTE, o sarebbe proprio un brutto segnale, un po' per tutti.

Segnalato da CultofMac