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Riprovevole: la Samsung tenta di usare il defunto Steve Jobs per difendersi in tribunale

Respinti i tentativi di difesa in tribunale da parte di Samsung, nella causa per la violazione dei brevetti Apple sul Galaxy Tab e Galaxy Nexus negli USA (finora la Samsung ne è uscita davvero male, con l'ingiunzione preliminare cui è seguito l'ordine di ban, blocco vendite per i tablet Samsung Galaxy Tab 10.1). La Samsung ora durante il processo sta cercando in maniera piuttosto "forzata" di creare una linea di difesa basata su di una sorta di "reazione" alle affermazioni di qualche anno fa di Steve Jobs, in cui dichiarava di voler "distruggere" Android (sistema operativo presente ANCHE, ma non solo, sui prodotti Samsung): innanzi tutto tali dichiarazioni sono emerse solo POST-MORTEM sulla biografia di Isaacson, e non possono certo motivare una condotta negativa da parte di Samsung (a mo' di ripicca) come la violazione dei brevetti Apple, avvenuta sicuramente anni prima della morte di Steve Jobs. Secondo poi l'affermazione di Jobs era motivata proprio in principio, dall'essere stato defraudato di una parte consistente delle proprie idee alla base di iOS, riportate direttamente in Android. Terzo, come già detto, tale dichiarazione non è certo contro Samsung, ma contro un sistema operativo in generale, presente in tantissimi prodotti (Smartphones e Tablet). Per tutti questi motivi ma soprattutto per quanto dichiarato dallo stesso Giudice Koh in tono lapidario e conciso: QUESTO NON E' UN PROCESSO A STEVE JOBS, il tentativo da parte di Samsung di presentare tali argomentazioni nel processo è stato respinto.

Vedremo cos'altro si inventeranno, nelle prossime puntate.

Segnalato da iClarified.

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