Ci mancava anche la minorenne (ma non è la sola ad avere problemi legali con Apple: vi ricordate il ragazzetto di 16 anni che ha assemblato da solo i pezzi per costruire e rivendere la versione biancha di iPhone 4, ricavandone centinaia di migliaia di dollari?).
Questa volta però la fanciulla è piu' che altro "VITTIMA" di un disguido, dovuto alla mancata riparazione gratuita del proprio iPhone 3G, teoricamente ancora in garanzia. La Apple non ha rifiutato di rimborsare i soldi per la riparazione poichè considera il dispositivo non più in garanzia, a causa di un possibile danno rilevato dai sensori di umidità, che sono ora chiamati: "rilevatori di immersione" e che servono appunto ad indicare se il prodotto è stato messo a contatto con liquidi se non addirittura immerso (cosa che farebbe cadere la garanzia). Sarebbe piu' giusto invece chiamare questi sensori appunto "DI UMIDITA'" poichè a quanto pare "scattano" anche se il dispositivo si trova in zone particolarmente umide, come è accaduto ultimamente molto di frequente ad hong kong (luogo di provenienza della fanciulla di cui sopra) nel periodo dei monsoni, in cui c'è circa il 95 % di umidità nell'aria. Con queste argomentazioni i genitori hanno fatto causa alla APple per non aver rispettato la garanzia, e dunque la riparazione gratuita. Pare anche che la Apple abbia tentato di patteggiare con un accordo economico, per mettere l'antipatica vicenda a tacere, ma la famiglia della ragazza ha fermamente rifiutato, desiderando che ciò possa servire d'esempio e di lezione alla società stessa, per cambiare policy in questo settore. L'udienza in tribunale è fissata per il 13 Gennaio 2011, vedremo chi la spunterà!
Via | 9to5mac
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