Gli LLM, i grandi modelli di linguaggio,per dirla in italiano,non sono altro che gigantesche serie di dati, lettere e altro usati dai chatbot per sembrare intelligenti ai loro interlocutori che pongono delle questioni e in cambio ricevono risposte in apparenza sensate, costruite usando quella branca di matematica dedicata alle probabilità.
La probabilità non è null'altro che una cosa del genere: ho analizzato e studiato "x" e se qualche interlocutore mi chiede qualcosa su questo argomento,quasi sicuramente la risposta giusta è"y".
Peccato che con il tempo le risposte a questi quesiti venivano date sempre più spesso da dispositivi semi o totalmente automatici che venivano preferiti al personale umano.
Dopo tutto non facevano storie di alcun tipo, non chiedevano di essere pagati e, soprattutto, procuravano svariati, per usare un eufemismo riduttivo, profitti a chi aveva deciso di usarli. Le risposte sbagliate venivano considerate rare e trascurabili.
Ultimamente si sono aggiunte altre questioni:l'accesso al luogo in cui il materiale usato per le risposte è accessibile lecitamente?La fonte è affidabile e, soprattutto, esiste?
Si sono verificati casi in cui una fonte non era accessibile perchè il suo intestatario non aveva autorizzato, per qualche ragione, l'accesso e il suo utilizzatore, abusivo, naturalmente, aveva ignorato il mancato permesso ne aveva fatto quello che aveva voluto.
In altri casi la fonte era rimasta in rete anche dopo la cessazione dell'attività e dei suoi aggiornamenti risultando, quindi, del tutto inaffidabile e poco verificabile senza che qualcuno trovasse da obiettare su questa eventualità, spesso nota solo ai frequentatori assidui della rete e ignorata dagli altri.
I robot o 'bot di risposta, nel nostro caso, sono, in un certo senso, l'evoluzione delle chat , coversazioni o chiacchierate in italiano, tra l'azienda produttrice di bene, servizi o altri prodotti e i suoi utenti. Nel bene e nel male.
Attualmente le chat d'aiuto per l'utenza e i risponditori automatici, assimilabili a faq automatiche, le domande più frequenti, in italiano, tendono ad essere unificati nei chatbot e gestite in maniera automatica con i risultati più vari a cui ho già accennato in altri articoli (qui, ad esempio).
Provate ad inserire in un pannello di ricerca, qualche espressione del tipo "ai site: applecaffe.net" e troverete sicuramente qualcosa. Anche l'inserimento della frase, "ai chatbot" o altre simili,qui usate unicamente come esempio, fornisce buone risposte.
Site:applecaffe.net. l'espressione inserita nella prima proposta di ricerca, significa che il sito primario in cui cercare è applecaffe.net, ma solo perchè è il sito che ospita questo blog e i miei interventi.
Altri nomi a voi noti possono essere usati, senza problemi,al posto di quello che ho adoperato io e vedete cosa succede. Queste ricerche forniscono i migliori risultati se vengono formulate usando fantasia, immaginazione e creatività. Provate e riprovate, qualcosa troverete, prima o poi.
Per ora mi fermo qui. Al prossimo articolo.
N.B:L'immagine di testa, una "wordcloud", un modo di parlare di qualcosa composta da una grande quantità di parole legate tra di loro. deepchecks.com pagina.
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