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Il caldo dà alla testa, qualche volta

Il caldo può avere effetti collaterali, per così dire, fuori e dentro la rete.Se fa caldo, molto caldo, poi, si possono leggere cose quanto meno curiose e strane.

A tale proposito, suggerisco di leggere questo articolo. In quella pagina si parla, direttamente, o attraverso rinvii ad altre pagine, di Chrome OS, dei computere in cui era stato infilato, i Chromebook e del suo mondo spacciandoli come alternativa agli ecosistemi Windows,Apple e agli altri presenti in rete.

Prima di fare queste affermazioni allo spacciatore di queste affermazioni e altri curiosi personaggi come lui deve essere successo qualcosa di strano perchè per anni avevano sempre sostenuto che un Chromebook era di tutto tranne che un computer.

La ragione era molto semplicie: quel dispositivo informatico in origine, era stato progettato come terminale semi autonomo legato a dei server di qualche tipo sistemati in posti remoti nella rete a cui era collegato per funzionare in qualche modo.

Ora,improvvisamente, è diventato un computer come tanti altri anche se si guardano le caratteristiche si scopre che sono peggiori di quelle di uno smartphone di pare classe e quelli più dotati sono l'equivalente, in quel mondo, s'intende, di un Apple desktop di svariate migliaia di Euro.

Si nota subito, anche dopo aver letto solo le prime righe di quel testo che è una cosa costruita per rimediare qualche spicciolo in più dalla pubblicità che viene pagata proporzionalmente alla quantità di frequentatori che entravano in quel blog per leggere l'articolo a cui ho accennato all'inizio di queste righe.

In origine, non c'era solo Chrome OS, il sistema operativo, ma anche dei computer, molto economici, anche nel loro livello tecnologico e circuitale basso, a causa, tra l'altro, della scarsa memoria di massa, al forte legame con i server Google, o altri simili e all'ignoranza informatica di chi era loro utente, acquirente o entrambe le cose.

imo la loro area di mercato prediletta era quella delle scuole di basso livello americane e la loro destinazione, poco tempo dopo l'acquisto l'uso e le rimostranze ripetute ed insistenti dei suoi utenti, negli scarti, sostituiti da altri che avrebbero fatto la stessa fine, subito dopo di loro.

L'economia con cui erano stati progettati e costruiti la si poteva riscontrare nella scarsa qualità dei componenti e nei processori, spesso vetusti e abbandonati anche dalla scarsa cultura informatica dei suoi utilizzatori e acquirenti, molto più attenti al loro portamonete che all'ergonomia all'uso a cui erano destinati.

Il loro produttore, Intel, spesso,si ricordava di loro e ne riciclava il progetto oramai vetusto e abbandonato da tempo, solo in occasione della presentazione di questi Chromebook annunciando novità che, nella maggior parte dei casi,si riducevano alla sigla con cui li designava e poche altre variazioni di facciata.

Se volete farvi un'idea vostra su questa questione,potete clickare ulteriormente su "jump to detail" o "see it" di quell'elenco di ChromeBook, che portano a pagine con le loro caratteristiche.

L'ultimo, quello nel riquadro rosso,see it, all'estrema destra di qualsiasi riga di quella lista, porta ad una pagina di Amazon che deve averli pagati bene per convincerli a fare questo genere di pubblicità ai suoi prodotti.

Attualmente la memoria di massa è crescita ma i suoi utilizzatori, di solito utenti con poche nozioni di informatica, poca voglia di spendere per poter usare un computer degno di tale nome, molte scuole americaneo e altre entità simili,sono rimasti gli stessi degli inizi e solitamente destinano questi dispositivi ai ruoli inferiori della gerarchia aziendale o scolastica che non sono affatto contenti di averli in dotazione, ovviamente.

Se volete altre notizie su Chrome OS e le sue macchine, nonostante la mia stroncatura provate ad andare in questa pagina o quest'altra e seguire i collegamenti lì indicati. Così vi farete un idea vostra su questo genere di dispositivi informatici e deciderete di conseguenza.

Nella prossima chiacchierata di nuovo qualcosa su Apple e il suo mondo.

N.B: L'immagine di testa fa parte dei miei archivi ma copie simili ci sono anche in rete.

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